Buone notizie per i pensionati. Ad aprile le pensioni saranno più alte, per effetto della riforma Irpef introdotta con l’ultima Legge di bilancio, che ha portato le aliquote da 5 a 4 e le ha riviste:
- fascia di reddito fino a 15mila: aliquota resta al 23%,
- fascia di reddito 15-28mila: aliquota passa dal 27% al 25%,
- fascia di reddito 28-50mila: aliquota passa dal 38% al 35%,
- oltre i 50mila: scatta aliquota al 43%.
Vengono quindi tagliate le aliquote Irpef per i redditi tra 15mila e 55mila euro, che rappresentano il 50% dei contribuenti italiani, il che significa che chi ha un reddito compreso in questa fascia pagherà il 2% o il 3% di tasse in meno rispetto a prima. Nulla cambia invece per i redditi più bassi, fino a 15mila euro, e per quelli più alti, da 75mila euro in su: questi pensionati, avendo le aliquote invariate, pagheranno sostanzialmente la stessa Irpef.
Chi prenderà di più di pensione
In un question time alla Camera in Commissione Finanze alla Camera, il sottosegretario all’Economia Federico Freni ha spiegato che grazie alla riforma dell’Irpef le pensioni avranno aumenti medi di 211 euro all’anno. I pensionati interessati dalla misura sono in totale 10 milioni e 292mila.
Il beneficio maggiore spetta a redditi medio alti, mentre per le fasce più basse l’aumento è di poche decine di euro al mese. Ecco il dettaglio:
- fascia di reddito 15-28mila: 4,9 milioni di pensionati, aumento annuo di 167 euro, poco meno di 14 euro al mese
- fascia di reddito 28-50mila: 2 milioni di pensionati, aumento annuo di 308 euro, pari a 25 euro al mese
- fascia tra i 50mila e i 55mila: 96mila pensionati, aumento annuo di 744 euro, circa 62 euro al mese
- fascia tra i 55mila e i 70mila euro: aumento annuo di 495 euro, circa 41,25 al mese
- fascia oltre i 75mila euro: aumento di 270 euro l’anno, pari a 22,5 euro al mese.