Come è possibile che i parenti del boss abbiano pensioni di invalidità, indennità e altre agevolazioni? La notizia, pubblicata ieri in prima pagina sull’edizione barese di Repubblica, ha sollevato più di un dubbio. E, soprattutto, ha messo in moto una serie di indagini da parte della magistratura barese per accertare la regolarita’ delle pensioni di invalidita’ e indennita’ di accompagnamento di cui godrebbero alcuni familiari del boss di Japigia Savinuccio Parisi, capo dell’omonimo clan barese. E’ stato aperto un fascicolo d’inchiesta sulle presunte sproporzioni tra il reddito dichiarato da questi soggetti, alcuni pregiudicati, e il relativo tenore di vita. Le indagini avrebbero accertato decine di casi di pensioni di invalidita’ dai 400 ai 1000 euro mensili percepiti dai familiari del boss.
Sotto la lente di ingrandimento degli investigatori anche la possibile complicita’ di funzionari Inps. Familiari ma non soltanto. Nel marzo scorso, in occasione della confisca delle gelaterie Gasperini di BARI disposta dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di BARI, e’ emerso che il 58enne Biagio Cassano, pregiudicato ritenuto vicino al clan Parisi, percepiva una pensione di invalidita’ di 700 euro mensili. Gli investigatori, in quel caso, rilevarono la sproporzione tra il suo patrimonio (21 conti correnti a lui riconducibili e beni per 10 milioni di euro tra cui le gelaterie) e la pensione Inps percepita. Gli accertamenti della magistratura barese puntano anche a verificare i requisiti sulla base dei quali ai familiari del boss sono stati assegnati negli anni alloggi popolari.
Ma nelle carte delle indagini sul clan Parisi emergono anche altri particolari. Il fratello del boss, Giuseppe Parisi, soprannominato ‘Mames’, ex sorvegliato speciale, avrebbe assistito – rivela Repubblica – alla partita Italia-Olanda del 4 settembre scorso, nello stadio San Nicola di BARI, sedendo in tribuna d’onore con regolare pass riservato alle autorita’.