Un sacerdote messicano e’ stato condannato oggi a 63 anni di carcere per aver abusato sessualmente di un chierichetto in una parrocchia del sud di Citta’ del Messico, in una sentenza senza precedenti in questo Paese. Carlos Lopez (72 anni), che era gia’ stato allontanato dalla Chiesa cattolica in base a un’inchiesta canonica, e’ stato condannato per aver abusato durante quattro anni di un ragazzino, ora maggiorenne, che era andato a vivere nella parrocchia, con il permesso dei genitori, perche’ voleva diventare sacerdote. Riguardo al caso di Lopez, il cardinale Carlos Aguiar Retes, diventato arcivescovo della capitale messicana un mese fa, ha sottolineato che “non esiste assolutamente nessuno spazio nella Chiesa per chi abusa dei minorenni”, ribadendo che “il nostro criterio in queste situazioni resta la tolleranza zero, e la necessita’ di informare, riconoscere il male e chiedere perdono”. Il predecessore di Aguiar Retes, Norberto Rivera, e’ stato accusato di aver protetto vari sacerdoti pedofili, ed e’ stato messo sotto accusa dalla Procura messicana lo scorso agosto, dopo che ha presentato le sue dimissioni a Papa Francesco, per aver compiuto i 75 anni.