Benzina per gli investimenti al Sud. Arriva oggi dal Cipe, nella seduta prevista dopo il Consiglio dei ministri delle 17, l’assegnazione di 13,4 miliardi di euro di finanziamenti statali, dal Fondo Sviluppo e coesione (Fsc, l’ex Fas) che andranno ad alimentare gli interventi (infrastrutture, ambiente, sviluppo produttivo) previsti nei «Patti per il Sud», firmati dal presidente del Consiglio nelle settimane scorse con i presidenti delle Regioni e i sindaci delle città metropolitane. Il Cipe assegna oggi i fondi sia ai dieci enti che hanno già firmato il Patto (il primo è stata la Regione Campania, il 24 apri le scorso, l’ultima la Sardegna, il 29 luglio, con in mezzo le Regioni Calabria, Basilicata, Abruzzo e Molise, e le città metropolitane di Reggio Calabria, Catania, Palermo, Bari), confermando le cifre che erano già nero su bianco negli accordi. Sia ai sei enti che non hanno ancora firmato: Regioni Puglia (2.071,5 mi lioni) e Sicilia (2.320,4), città metropolitane di Napoli (308), Cagliari (168), Messina (332). In questi ultimi casi i fondi si sbloccheranno solo dopo la firma. La sola ripartizione ai Patti per il Sud sarebbe l’ennesima assegnazione “a stralcio” dei fondi Fsc, disattendendo il comma 703 e seguenti della legge di Stabilità 2015 che imponeva invece la previa ripartizione di tutti i fondi Fsc 2014-20 per “aree tematiche”, con accordo Stato-Regioni. All’interno del Governo c’è dunque chi spinge per arrivare oggi a una delibera quadro, che divida per aree tematiche anche i circa 15 miliardi di euro di Fsc residui.