I carabinieri del comando provinciale di Napoli insieme a militari del nucleo antisofisticazione e sanita’ in queste ore stanno eseguendo controlli, nell’area cittadina e in tutta la provincia, per contrastare la panificazione abusiva, partendo dalle verifiche ai forni, per continuare con la rete di distribuzione e deposito del pane, fino ad arrivare alla vendita al dettaglio nei supermercati e per le vie cittadine. Al momento sono stati sequestrati 9 forni (uno a Giugliano, Qualiano, Calvizzano, Afragola, Casavatore, Cicciano, San Giuseppe Vesuviano e due ad Acerra). A Pozzuoli ad un forno e’ stata sospesa l’attivita’ di panificazione per mancanza delle condizioni igienico-sanitarie e delle autorizzazioni amministrative alla vendita. A Torre Annunziata e a Castellammare di Stabia sono stati chiusi 2 panifici per carenze igienico sanitarie degli annessi laboratori. Vari quintali di pane sequestrato e denunce in corso da parte dei militari dell’arma.

Minucci (Carabinieri): anche i cittadini devono collaborare

”L’azione che stiamo mettendo in atto gia’ da qualche tempo rappresenta una precisa scelta strategica per colpire la panificazione abusiva e per controllare anche quella ‘regolare’ ma e’ necessario che i cittadini collaborino non alimentando, con l’acquisto del prodotto ‘cattivo’, un circuito illegale e pericoloso per la salute”. Cosi’ il colonnello Marco Minicucci, comandante provinciale dei carabinieri, spiega all’ANSA il senso della nuova operazione condotta dai suoi uomini contro il fenomeno dei forni abusivi (oggi ne sono stati individuati nove) che ha portato al sequestro a Napoli e provincia di oltre 33 quintali di Pane e alla denuncia di piu’ di 40 persone. ”I cittadini devono sapere – aggiunge Minicucci – che il Pane che abbiamo sequestrato viene spesso realizzato utilizzando legno proveniente da lavori edili, ricavato da mobili, verniciato, insomma con materiale che puo’ provocare danni alla salute”. Ma la camorra gestisce anche questo mercato? ”Come tanti fenomeni – afferma Minicucci – anche in questo settore e’ presente anche la camorra, ma non sempre e’ cosi’; in tanti casi si registra semplicemente il business illegale di chi tenta di farla franca violando leggi, norme fiscali e sanitarie e tentando un guadagno facile”. ”Oggi – aggiunge il comandante provinciale dei carabinieri – abbiamo ampliato il raggio d’azione rispetto alla volta precedente cercando di intercettare gli abusivi ma anche controllando i ‘regolari’ che violano le leggi; abbiamo controllato anche i supermercati ed i ristoranti che in taluni casi si fanno portare il Pane con mezzi di fortuna, sporchi e senza il rispetto degli standard di sicurezza e igiene”

Legambiente: stop a questa attività criminale

 ”E’ una lotta senza sosta quella intrapresa dalle forze dell’ordine a cui va il nostro plauso. Per un forno sequestrato ce ne sono gia’ altri pronti ad accendersi, basta un garage o un sotterraneo oppure un piccolo magazzino, un forno, delle pale e soprattutto l’autorizzazione degli ‘amici’ che contano. Il pane cotto illegalmente e’ un attivita’ criminale che mette a rischio l’eccellenza di un prodotto tipico della nostra regione” dice Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania commentando i sequestri di panifici abusivi nel Napoletano, che fa un appello ai consumatori perche’ acquistino solo pane ‘legale’. ”I criminali del pane – aggiunge – non rispettano le regole, a loro non interessa cosa si mangia ma quanto si mangia e non importa se in questo modo si rovina il mercato di un vero prodotto d’eccellenza”. ”Facciamo appello ai consumatori della domenica a non comprare dai venditori improvvisati, quelli presenti in strada: non alimentiamo una domanda che genera offerta illegale – conclude Buonomo – Solo se la moneta buona scaccia quella cattiva i panificatori onesti, che sono la maggior parte, possono continuano a produrre e sfornare la loro qualita”’.