E’ di nuovo libero l’indiano di 43 anni Ram Lubhaya, indagato per il tentativo di sequestro di una bimba di 5 anni, lo scorso 16 agosto sul lungomare di Scoglitti (Rg). A stabilirlo e’ stato il sostituto procuratore di Ragusa Giulia Bisello, dopo l’interrogatorio dell’uomo, che si e’ concluso intorno all’1 di notte.

L’indagato avrebbe negato tutto e si sarebbe dichiarato estraneo all’accaduto. Il pm ha ritenuto quindi di confermare la sua linea. L’indiano era stato messo in liberta’ dopo il fermo operato dai carabinieri. Approfittando di un momento di distrazione dei genitori, l’uomo aveva preso in braccio la bimba ed era fuggito; i genitori lo avevano inseguito strappandogli la bambina dalle braccia, senza riuscire pero’ a bloccarlo; l’indiano fu poi catturato, qualche ora dopo, grazie all’identikit fornito da alcuni testimoni che avevano assistito al sequestro. Ma poi rimesso in liberta’ dal pm, in attesa della convalida del fermo. La decisione del pm aveva scatenato reazioni polemiche sui social network e da parte di numerosi cittadini che, spaventati per l’episodio, si sono sfogati chiamando il 112. Il ‘caso’ e’ finito anche in un’interrogazione parlamentare del senatore di Fi, Maurizio Gasparri, che ha chiesto al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, “di fare luce su quanto accade nel tribunale di Ragusa”. Due giorni fa, lo stesso pm aveva chiesto ai carabinieri di rintracciare l’indiano per interrogarlo, ma l’uomo si era reso irreperibile. E’ stato trovato ieri in un casolare, a Scoglitti, ospite di altri extracomunitari. Portato in caserma ci e’ rimasto circa sette ora, alla fine dell’interrogatorio e’ stato rimesso in liberta’. La Procura di Ragusa spiega di agire secondo il codice penale: per il reato di tentativo di rapimento non e’ previsto l’arresto ma la conferma del fermo che puo’ avvenire a piede libero e cosi’ ha deciso per la seconda volta di fila.