In occasione della ricorrenza del centenario della Prima Guerra Mondiale, il Goethe-Institut e l’Institut français Italia propongono una rassegna di 14 film prodotti tra il 1917 e il 2010, tra cui alcuni classici della storia del cinema, veri e propri capolavori su e contro la guerra.
Se la Prima Guerra Mondiale e l’invenzione del cinematografo sono pressoché coincidenti dal punto di vista temporale, e se il conflitto è stato ampiamente filmato dai notiziari cinematografici dell’epoca, molto presto strumentalizzati a fini propagandistici dai poteri politici, è solo più tardi che il cinema se ne è appropriato e, attraverso la finzione, ha espresso una riflessione sulla guerra. Generatrice di storie importanti, di tragici destini e di sentimenti offesi, questa guerra costituisce da cento anni lo scenario ideale per molti film drammatici. La selezione mira a incrociare le prospettive sulla guerra, concentrandosi su un nucleo di film francesi e tedeschi, completati da due film italiani e due americani. Il primo adattato da un romanzo di Erich Maria Remarque, il secondo realizzato da Ernst Lubitsch.
Il tempo delle commemorazioni e del pacifismo del periodo tra le due guerre è ampiamente rappresentato – da J’accuse a La Grande Illusion, passando per Westfront 1918 e All Quiet on the Western Front.
Con la sua carica irriverente e la radicale messa in discussione di una visione mitizzata della guerra, La Grande Guerra di Mario Monicelli può essere collegato per conto suo all’epoca critica e trasgressiva degli anni ’50-’60, che si prolungherà fino agli anni ’70 con l’esilarante La Victoire en chantant di Jean-Jacques Annaud.
Il programma dà anche risalto all’epoca contemporanea, che segna un ritorno della Grande Guerra nel cinema. Ma negli ultimi due decenni, insieme a profondi rinnovamenti storiografici, testimoniati in maniera esemplare da un film come Capitaine Conan, la Prima Guerra Mondiale ha visto evolvere il suo “impiego” a cornice storica ed elemento funzionale del racconto cinematografico. Ormai distante da noi temporalmente ed emotivamente, è oggi il luogo ideale per mettere al centro anche altro – l’amore (Die Frau und der Fremde), il fantastico (La France), la fine di un mondo (Poll) – ma anche per offrire spunti inquieti di riflessione sul futuro dell’Europa e del mondo.
Tutti i film sono in versione originale con sottotitoli italiani.