Lo storico pastificio siciliano “Tomasello” chiude i battenti e cerca un socio che investa. La mobilità è scattata per 56 dipendenti. La chiusura di questa azienda è una delle ultime vittime della crisi che ha messo in ginocchio anche la Sicilia Perchè un pastificio in piedi dal 1910 è ridotto ai mini termini? “La crisi del grano e del rialzo del prezzo dell’oro italiano non ha favorito sicuramente l’azienda che in attesa di un intervento esterno di un investitore, ora produce a scartamento ridotto, sostiene Scotti”.
Viene da chiedersi come mai nella regione considerata il granaio d’Italia, si arrivi a queste tragedie economiche che distruggono famiglie e speranze. “Il costo del grano è triplicato, continua Scotti e la Regione non interviene assolutamente nel comparto agroalimentare”.
Laddove la Sicilia evidenzia la sua unica fonte economica, quella dell’agricoltura, il governo Crocetta tace. I prodotti siciliani dal Pachino alle arance, dal vino al grano, sono la froza e il motore trainante di quest’isola. Metti poi “l’embargo della Barilla” che prima aveva affidato alla Tomasello la produzione di alcuni tipi di pasta, formati speciali, come “gli anelletti”, produzione bloccata dal colosso della pasta.
I vertici aziendali della Tomasello hanno spiegato che c’è un partner, un “big” della distribuzione alimentare in fase di trattativa.