Il tritolo è arrivato da tempo e lo stanno ancora cercando. La città e i dintorni di Palermo sono stati messi a soqquadro. A Palermo tira una brutta aria che ci fa tornare almeno vent’anni indietro dove si consumarono le stragi di mafia. In questi giorni sono stati sequestrati bene per mafia, arrestati boss, emesse sentenze. Le minacce al PM Di Matteo si fanno insistenti e pericolosissime. La guardia è alta, si teme per la vita del magistrato e arrivano nuovi dispositivi per rintracciare eventuali bombe. Anche Maria Falcone, sorella di Giovanni Falcone, ha dichiarato “Sono addoloratissima per le notizie sull’allarme attentati nei confronti del pm Antonino Di Matteo, perchè ci fanno ripiombare in un clima da me vissuto già in passato. Spero di essere uscita da questo tunnel di vero e proprio terrore. Mi auguro che adesso le conoscenze acquisite in tutti i campi possano ovviare a questo problema”. Lo ha detto Maria Falcone, parlando dell’allarme attentati nei confronti del magistrato Antonino Di Matteo”. Anche Massimo Ciancimino, sotto minaccia, l’altro giorno al giornale ha detto “la mafia è più potente di prima” ed è preoccupato. Il processo alla Trattativa su Stato-mafia si avvicina sempre di più alla verità, e Cosa Nostra evidentemente teme l’irrimediabile: la verità su quegli anni e quelle stragi che fecero troppe vittime.