Giuseppe Pedersoli
“Per favore, non mi parlate del Napoli di ieri sera se no litighiamo”. Pausa di tre secondi, poi: “Ma secondo voi era una squadra, quella in campo”? E’ la sintesi di quello che ho ascoltato stamattina in sette – otto posti, dal bar all’edicola, dal parcheggio all’ascensore dello studio. Siamo un popolo straordinariamente e involontariamente comico. Mi sembrava di assistere alla “Banda degli onesti”: “Non ne parliamo più” …”Ma ne vogliamo parlare”? Meglio buttarla sull’ironia, perché Verona Napoli 2 a 0 ha davvero intossicato i tifosi partenopei. Il turnover di Rafa, stavolta, non ha funzionato e Luca Toni è sembrato un ragazzino, a dispetto dei suoi 37 anni. Ripeto, allora, quello che ho più volte detto e scritto: abbiamo perso una partita, non facciamo drammi. L’Inter ha pareggiato col Cesena, e allora? Non mi pare che vogliano mettere in croce Roberto Mancini. Andiamo avanti, giovedì c’è il turno di Europa League, a Mosca. E poi l’Atalanta in campionato. E la finale di Coppa Italia è dietro l’angolo (incrociamo le dita). I voti ai calciatori? Lasciamo perdere. Se ho letto bene le pagelle di Mattino, Roma, Repubblica, Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport e Mimmo Carratelli sul Napolista, per i titolari solo due 6: a Inler dal Roma e a Mertens da Carratelli. Per il resto, un disastro. Passo, quindi, ai miei voti. Alla visita del Papa a Napoli il 21 marzo prossimo (detto prima che venga, però): 10 e lode. Un miracolo. Al Comune hanno trovato i soldi per riparare le buche sulle strada, almeno sul percorso previsto per il Pontefice. La “Papa-mobile” non è la “Bat-mobile”, Bergoglio sarà in piedi a salutare e se l’auto incappa in una voragone potrebbero esserci conseguenze inimmaginabili. Venerdì 21 marzo mi chiuderò in casa. La città sarà blindata. E il tragitto del Papa è noto anche agli attentatori. Basta seguire la linea continua di asfalto che stanno gettando. Ma prima del 21 ci sarà la festa del papà. (con la “p” minuscola e l’accenti sulla seconda “a”): 9 ai papà che tanto sopportano, 10 ai papà che si chiamano Giuseppe che, per loro sfortuna, statisticamente perdono un regalo. Mogli (o compagne) e figli sommano onomastico e ricorrenza nazionale in un unico dono. Forza Napoli. Sempre.