Ritrovate 1.500 opere confiscate da Hitler
Ritrovamento sensazionale da parte degli agenti della polizia doganale, che hanno rinvenuto, nell’appartamento di un anziano signore a Monaco di Baviera, circa 1.500 opere dei maestri della pittura moderna, tra cui quadri di Picasso, Matisse, Chagall, Kokoschka, Marc, Beckmann, Nolde e Klee e molte altre rubate o confiscate durante il nazismo a collezionisti ebrei.
A rivelarlo la rivista tedesca ‘Focus’, che sottolinea il valore stimato dei capolavori, intorno al miliardo di euro. Rolf Nikolaus Cornelius Gurlitt, figlio del noto gallerista Hildebrand Gurlitt, avrebbe vissuto finora indisturbato nell’appartamento della zona di Schwabing, una delle più note della ricca Monaco, senza destare mai il minimo sospetto. Proveniente da una famiglia molto nota, ricca di compositori, esperti d’arte, fra cui il padre Hildebrand, molto conosciuto a suo tempo negli ambienti artistici, e deceduto negli anni ’50 del secolo scorso, sembra sia vissuto finora dei proventi della vendita di alcuni dei quadri rimasti nascosti per decenni nella capitale bavarese. Tra di essi, uno dei celebri Pferde (cavalli) di Franz Marc, Il domatore di leoni di Max Beckmann, venduto ancora nel settembre 2011 da Gurlitt all’asta (Lempertz) per 864 mila euro, il Matisse della collezione dell’ebreo parigino Paul Rosenberg, di cui la nipote Anne Sinclair, moglie di Dominique Strauss-Kahn non sapeva ancora nulla, e tanti altri.
Per il settimanale’ Focus’, il padre dell’anziano signore trovato in possesso delle opere avrebbe acquistato i dipinti tra gli anni ’30 e ’40, mentre il figlio li avrebbe poi conservati per più di mezzo secolo in stanze buie e su scaffali rudimentali, vendendone occasionalmente qualcuna per vivere.
Le indagini sono scattate a partire dalla primavera del 2011, dopo che l’uomo 80enne era stato fermato con una grande quantità di denaro su un treno tra la Svizzera e Monaco. Da qui è partita una vera e propria caccia al tesoro, che in seguito ha portato gli inquirenti ad effettuare una perquisizione nell’appartamento dell’anziano sospettato, dove nascosti tra sacchi di immondizie, giacevano ammassati a dozzine i 1.500 capolavori creduti persi da decenni.