Continua lo sciopero dei lavoratori del settore formazione dell’Oda, Opera Diocesana di Assistenza, nonostante le pressioni e le scelte discutibili dell’azienda. “La situazione non è mai stata rosea con continui ritardi nei pagamenti o nell’erogazione delle spettanze, ma adesso è al limite dell’accettabile – spiega il coordinatore regionale del sindacato Snals, Confsal, Giuseppe Milazzo -. I lavoratori infatti, non solo non ricevono lo stipendio da sette mesi, sono stati messi alla porta con una procedura di licenziamento nonostante sia necessaria la loro opera di formazione per i corsi che l’Oda ha chiesto alla regione di attivare. In questi giorni di sciopero, inoltre, la dirigenza ha contattato singolarmente i lavoratori con una prassi del tutto irregolare. Si diffondono inoltre voci di possibili ripercussioni se non si interrompe lo sciopero immediatamente, ma l’annunciato licenziamento rappresenta già il peggio che possa accadere. Abbiamo chiesto la revoca del licenziamento e domani mattina incontreremo il prefetto”, conclude Giuseppe Milazzo. Appuntamento per il sit alle 9 davanti la prefettura in attesa dell’incontro.