In più di settanta paesi del mondo ci sarà uno sciopero delle donne organizzato dai diversi movimenti femministi e, in Italia, da Non Una Di Meno. Non solo le lavoratrici, anche le casalinghe sono chiamate a incrociare le braccia. Niente lavoro, pulizie, fornelli o supermercati. Scrive il Post: «Sarà uno sciopero femminista, sociale e politico, e non solo uno sciopero dal lavoro classicamente inteso: sarà un’astensione da ogni attività anche di cura, formale o informale, gratuita o retribuita e sarà uno sciopero dal consumo e dai ruoli imposti dagli stereotipi di genere. Lo sciopero inteso in questo modo ha una sua storia: comincia con lo sciopero delle donne organizzato a New York dal Women’s Liberation Movement nel 1970» .
Mimosa
Oggi è la festa della donna. La Coldiretti fa sapere che oltre il 90% dei ramoscelli di mimosa che verranno regalati provengono dalla provincia di Imperia in Liguria, dove operano 1500 produttori.
Le iniziative in Italia
Diverse iniziative per festeggiare le donne in tutte le città. Eccone alcune: a Milano, in piazza Duomo, l’evento 8 ore di attività per l’8 marzo con Jo Squillo (che ieri ha cantato per le detenute di san Vittore), Paola Iezzi, Lorena Cacciatore, Giusy Versace e alcune associazioni; a Roma Feminism, la prima fiera dell’editoria delle donne in Italia (ore 14, Casa internazionale delle donne in via della Lungara 19); a Firenze la galleria del secondo piano di palazzo del Pegaso sarà intitolata a Teresa Mattei; a Verona Questo non è amorela campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere della polizia (in piazza Bra); negli ospedali di L’Aquila, Teramo e Pescarale donne potranno fare una visita ginecologica gratuita (con un focus sui fibromi uterini); a Napoli l’iniziativa Donne di Scampia offre visite al seno; anche nelle Marche diversi ospedali offrono consulti gratuiti; a Bologna, l’onlus Cefa invita persone ed aziende ad «adottare un’allevatrice in Mozambico»; a Viterbo le donne potranno visitare i sotterranei della Città dei papi senza pagare il biglietto. Al termine verrà loro offerta una degustazione di dolcezze locali; nel carcere di Cosenza, i volontari della Caritas consegnano alle detenute il messaggio di monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Jonio, che recita: «A te, donna! “Ecco tuo figlio”: te lo dice Gesù, il Crocifisso! Non il mercato del corpo, dei desideri infangati, delle logiche mafiose. Ma il dialogo umanizzato ti restituisce a te stessa. Soltanto l’Amore ti abbraccia di misericordia e tenerezza. Soltanto Lui feconda il tuo cuore. E ti rende madre della tua umanità. Come Maria, la Vergine! A Lei, Madre di Dio e madre nostra, la nostra invocazione: “Aiutaci a essere tempio dello Spirito, a riconoscere e custodire la dignità di figli e figlie dell’Unico Padre”. Il Vescovo di Cassano ti saluta, cara sorella! Che Dio ti benedica!».