Corrado Nuzzo e Maria Di Biase fanno coppia sia nella vita che nell’arte lavorano insieme in TV dove hanno riscosso svariati successi in trasmissioni come: ZELIG, ZELIG OFF,BULLDOZER I e II EDIZIONE,QUELLI CHE IL CALCIO. MAI DIRE GRANDE FRATELLO, MAI DIRE GOAL,MAI DIRE REALITY. In teatro, in radio solo al cinema Maria vanta più presenze in film come: La MATASSA, AMICI COME NOI, ARRIVANO I PROF. Quest’anno si sono messi alla prova anche come registi nella ben riuscita commedia : “VENGO ANCH’IO” vincitrice del Premio del Pubblico nella sezione Lungometraggi Opere Prime e Seconde della decima Edizione dell’Ortigia Film Fest.
DI FAUSTA TESTAJ’
- Nello scrivere “Vengo anch’io” vi siete ispirati alla commedia all’italiana di Risi, Monicelli
- C. N: Si, Abbiamo buttato l’occhio al passato perchè ci piace molto mischiare il comico con non dico una componente drammatica, che in qualche punto del film è uscita, ma almeno con una componente poetica, per noi la commedia all’Italiana è il massimo riuscire a far ridere nella tragedia degli eventi della vita perchè una risata quando viene fuori dalla tragedia è più dirompente e soprattutto non volevamo fare un film che portasse al cinema i nostri scheck per rispetto al linguaggio cinematografico quindi abbiamo portato il nostro linguaggio comico ma non quello che già il pubblico aveva visto.
- All’inizio questo film si doveva chiamare: “ Diversamente Family” poi lo avete intitolato :”Vengo anch’io” come mai?
R C. N: Si, era il nostro primo titolo poi parlando con la produzione e la distribuzione siamo giunti a” Vengo anch’io” e ci è piaciuto anche questo perchè amiamo tantissimo Jannacci, lui ha sempre raccontato gli ultimi con leggerezza ed è un pò quello che abbiamo fatto noi in questo film dove praticamente raccontiamo il diritto alla felicità che ogni essere umano dovrebbe avere anche i disperati come il mio personaggio che tenta di suicidarsi, il personaggio di Maria che esce dal carcere il personaggio di Gabriele Dentoni che è un ragazzo con la Sindrome di Asperger insomma non sono personaggi sereni.
- Questo è un film che parla veramente d’amore perchè non è un amore di legami familiari ma racconta un amore che si sviluppa man mano tra i personaggi durante il loro viaggio.
R di C.N. e M.DB: Si, crediamo in una forma di famiglia che non è necessariamente di sangue ma è bello avere accanto a sè le persone giuste perchè se le hai anche in un momento di disperazione riesci a trovare la strada. Sopratutto i nostri personaggi non cambiano tantissimo come si fa in una commedia a lieto fine , non fanno un percorso emotivo enorme rimangono più o meno i personaggi di partenza l’unica modifica che hanno è l’incontro rimangono squilibrati però insieme riescono a sognare una vita diversa anche perchè non è che uno deve cambiare, noi non crediamo nel cambiamento ma siamo convinti che negli incontri giusti ognuno può trovare la sua dimenzione e stare bene così com’è.
- In “Vengoanch’io” raccontate un viaggio della speranza dal Nord al Sud
R: Si,è un film che soprattutto parla di inclusione che in questo momento storico non guasta, gente al limite si può mettere insieme ed in questo viaggio di speranza al contrario da Milano al Salento, si torna al Sud con un pensiero molto estremo quaello di farla finita e poi in un luogo accogliente del Sud si ritrova la voglia e la forzza di mettere su una famiglia, strampalata ma comunque una famiglia.
- I ragazzi interpretati da Gabriele Dentoni e Cristel Caccetta, sono molto bravi, qual’è stata la peculiarità che ve li ha fatti scegliere?
- M.D.B: Abbiamo fatto tanti provini e durante la selezione siamo stati anche molto duri, li abbiamo sottoposti a stress perchè sapevamo che dovevamo girare il film in poche settimane, non avendo tanto tempo dovevano essere giusti, quindi dopo averli scelti eravamo più che convinti e siamo andati dritti R. C. N: e soprattutto, volevamo due giovani e non essendo facile trovarli siamo stati molto fortunati, che non avessero solo la bravura attoriale ma qualcosa in più da raccontare sullo schermo e loro quel quid in più ce l’avevano.
- Dentoni, interpreta un ragazzo affetto da Sindrome di Asperger, lo avete fatto preparare in modo particolare da qualcuno?
- C. N: No, l’abbiamo preparato noi, siamo stati un pò di mesi con dei ragazzi con la Sindrome per poter raccontare questa malattia nel miglior modo possibile e anche Gabriele ha incontrato dei ragazzi R. M. D. B: Abbiamo incontrato il Presidente dell’Associazione Asperger di Roma siamo stati super attenti perchè non volevamo fare degli errori, scimmiottare la malattia, essere tacciati, e poi abbiamo avuto molto rispetto verso la Sindrome infatti nel nostro film c’è la disabilità ma è trattata in modo normale.Diciamo che il messaggio finale è quello che il personaggio Asperger è tra tutti quello messo meglio infatti l’ultima frase che chiude il film l’abbiamo lasciata a lui.
- Voi quest’inverno so che dovete venire a recitare in Teatro a Catania
R.C.N: Si, verremo a Catania dal 15 al 25 Novembre
- Cosa farete?
- M.D. B: Faremo uno spettacolo dal titolo :” ITALIANI BELLA GENTE” dove racconteremo a nostro modo i vizzi degli Italiani.