Lega – Ieri sera Flavio Tosi ha incontrato i suoi fedelissimi e ha sciolto ogni dubbio. Oggi, alla manifestazione della sua fondazione “Ricostruiamo il futuro”, darà l’annuncio che tutti si aspettavano: sfiderà il governatore uscente alle Regionali venete. Sempre oggi, i due rami della Lega saranno impegnati in un faccia a faccia a distanza: Matteo Salvini parteciperà a due appuntamenti a sostegno di Luca Zaia mentre, nelle stesse ore, nella sede della Liga Veneta il commissario Gianpaolo Dozzo guiderà il suo primo direttivo per parlare delle elezioni in arrivo. Intanto, il leader del Carroccio, supportato dai sondaggi che vedono il suo partito in volata, punta a imporsi anche in Liguria e Toscana e attacca: «Se vinciamo in qualunque delle Regioni super-rosse, c’è qualcuno a Palazzo Chigi che dovrebbe dimettersi e tornare al voto».
Sinistra – Oggi a Roma il segretario della Fiom Maurizio Landini raduna i movimenti interessati alla “Coalizione sociale” pensata per fare opposizione a Renzi. Anche se lui nega e non invita le formazioni politiche come Sel o Prc, a detta di molti questo potrebbe essere l’embrione di un partito. Imbarazzo e rabbia nella Cgil guidata da Susanna Camusso: il mestiere del sindacato è un altro, non può trasformarsi in movimento, dicono. A Bologna invece si riunirà la minoranza Pd di Speranza, la corrente bersaniana che non nutre sentimenti separatisti. Chi invece sembra ormai fuori dal partito sono Civati e Fassina, decisi a non votare o a votare contro leggi e riforme del governo. Non parla di scissione Gianni Cuperlo, ma è sempre più a disagio nel Pd targato Renzi.
Politica estera
Vertice in Egitto – Il summit economico di Sharm el-Sheik si apre nel segno del dialogo tra Matteo Renzi e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, accomunati dal voler combattere il terrorismo, promuovere la prosperità e risolvere la crisi libica prima che l’Isis si impossessi di vaste porzioni di territorio. L’apertura dei lavori è segnata dal discorso in cui al-Sisi illustra le riforme con le quali si propone di attirare 60 miliardi di investimenti stranieri per portare, entro il 2017, la crescita del Pil dal 2 al 7%. E sulla situazione interna del Paese il magnate delle telecomunicazioni Naguib Sawiris, che sostiene la leadership di al-Sisi, dice al Corriere della Sera che la maggioranza degli egiziani è stanca della rivoluzione e per questo non si preoccupa della libertà di espressione.
Russia – Continuano le voci sulla misteriosa “sparizione” di Vladimir Putin. Nemmeno le foto messe in rete che ritraggono l’incontro di ieri tra il leader russo e il presidente della Corte Suprema Lebedev hanno sciolto i dubbi: secondo il sito americano Business insider sarebbero vecchie e riguarderebbero un incontro tra i due risalente allo scorso ottobre. Un mistero lungo una settimana che ha spinto qualcuno a ipotizzare che Putin fosse malato. Qualcun altro invece dietro la sparizione del leader russo vede un ben più lieto evento: la nascita di un figlio, il terzo secondo i gossip, dall’ex campionessa olimpionica Alina Kabaieva in una clinica svizzera.
Economia e Finanza
Grecia – Clima di disgelo tra Europa e Atene: Jean-Claude Juncker ha ricevuto a Bruxelles il premier Alexis Tsipras. Al termine dell’incontro, il presidente della Commissione Ue è ottimista sulla possibilità di trovare un accordo: siamo ai momenti decisivi, dice, escluso il default del Paese. Sul tavolo c’è il prolungamento del prestito per Atene e le condizioni da rispettare in termini di riforme e bilanci. Commenti positivi anche da parte del premier greco che dice che c’è la volontà politica di trovare una soluzione. Da Cernobbio, dove si trova con la moglie per il Workshop Ambrosetti, il ministro delle Finanze ellenico Yanis Varoufakis cambia l’approccio al negoziato con i partner europei e dichiara che il governo è pronto a sospendere o ritardare l’attuazione di alcuni impregni presi durante la campagna elettorale.
Voluntary disclosure – L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la circolare con le istruzioni per sanare i capitali detenuti all’estero di nascosto dal Fisco. In una sessantina di pagine viene spiegata la procedura straordinaria attivabile fino al 30 settembre 2015 per rimediare alle irregolarità commesse fino al 30 settembre 2014. Tra i contribuenti che potranno avvalersi della voluntary disclosure anche quelli residenti in Paesi che fanno parte della black list, mentre sono esclusi quelli che sono venuti a conoscenza di ispezioni o verifiche a proprio carico per violazioni tributarie. Alcuni punti restano da chiarire, come la posizione delle cassette di sicurezza e il riconoscimento delle imposte estere.