Biagi – Si riapre l’inchiesta sulla revoca della scorta a Marco Biagi, il giuslavorista ucciso il 19 marzo 2002 dalle Brigate Rosse. L’ipotesi di reato, formulata per ora contro ignoti dalla procura di Bologna, è di omicidio per omissione. L’inchiesta si baserebbe anche sui dossier dell’archivio dell’ex ministro Claudio Scajola e farebbe pesare le parole dell’ex capo della segreteria al Viminale Luciano Zocchi, che afferma: “Scajola mente quando dice che nessuno l’aveva informato del pericolo”.
Renzi – Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, intervistato dal Fatto Quotidiano, ammette che sulle riforme non sono stati rispettati i tempi promessi: “Devo assolutamente dare dei dati e delle date. O do delle date o il Parlamento, che non è il mio Parlamento, non me lo porto dietro. O lo metto in forcing, o non tocco palla. Non ho la bacchetta magica”. Però Renzi garantisce che gli 80 euro saranno mantenuti anche nel 2015: “Ci tengo a dire che lo faccio per far ripartire l’economia e un po’ di giustizia sociale. Non come misura elettorale. Ed è importante far cambiare verso all’Europa”.
Politica estera
Russia-Cina – Dopo un lungo negoziato e una frenata dell’ultima ora che sembrava preludere a un ennesimo rinvio, la Russia e la Cina hanno firmato un accordo sulla fornitura di gas siberiano a Pechino. I documenti sono stati siglati a Shanghai sotto lo sguardo dei presidenti Xi Jinping e Vladimir Putin. L’intesa trentennale da 400 miliardi di dollari prevede la fornitura di 38 miliardi di metri cubi di gas all’anno dal 2018. è un accordo storico che offre a Mosca un nuovo mercato di sbocco per il suo gas, alternativo all’Europa.
Francia – Per un errore di progettazione, i nuovi treni regionali, più larghi dei precedenti, renderanno necessari lavori per allargare i binari per un costo totale di 50 milioni di euro. Il ministero dei Trasporti francese ha definito la vicenda “comicamente drammatica”.
Economia e Finanza
Mercati – L’avvicinarsi del voto europeo di domenica preoccupa i mercati, che temono un successo dei partiti euroscettici. Infatti, in una giornata di alta volatilità, lo spread tra i Btp decennali con gli analoghi Bund tedeschi è volato di nuovo a quota 200 punti, con un rendimento del 3,35%, anche se a fine giornata il differenziale è tornato indietro e ha chiuso a 178 punti, con un rendimento del 3,21%. Borse in altalena, con Piazza Affari che ha recuperato nel finale ed è riuscita a chiudere in rialzo dell’1,07%.
Tasi – Scadrà domani il termine entro cui i Comuni devono approvare le delibere della Tasi per far scattare l’acconto di giugno. Secondo quanto riferito dal presidente dell’Anci Piero Fassino, il governo sarebbe orientato a fissare al 16 ottobre, e non al 16 settembre come si era detto finora, la scadenza per il versamento della tassa sui servizi indivisibili nei Comuni che non sono riusciti a deliberare le aliquote in tempo.