Politica interna
Riforme – Oggi Matteo Renzi è atteso al Quirinale per fare il punto sulle riforme dopo l’entrata a gamba tesa di Berlusconi. Da Palazzo Chigi trapela ottimismo e l’obiettivo rimane quello di far votare ai senatori in prima lettura la riforma del Senato entro il 25 maggio, prima cioè della consultazione elettorale. Il Ministro Boschi ha comunque già dichiarato che “una o due settimane in più non sarebbero un problema” e anche qualora Forza Italia dovesse effettivamente sfilarsi la maggioranza sembra intenzionata ad approvare le riforme a maggioranza semplice e ad affidarsi poi al referendum previsto per le modifiche costituzionali non approvate da almeno i due terzi del Parlamento.
Giorgio Napolitano – Ha celebrato il 25 aprile riaffermando i “valori incancellabili della Resistenza” e ricordando anche “l’apporto delle donne” alla Liberazione. Poi il Capo dello Stato ha fatto cenno alla vicenda dei Marò, “ingiustamente trattenuti e troppo a lungo lontani dalla Patria e dalle loro famiglie” e ha difeso gli investimenti nelle Forze Armate “da vecchie e nuove pulsioni antimilitariste”. Le celebrazioni si sono svolte pacificamente in tutta Italia, eccezion fatta per i cortei di Roma e Milano dove ci sono state tensioni tra gruppi filopalestinesi e rappresentanti della Brigata Ebraica.
M5S – Nel movimento girano dati che vedrebbero una clamorosa affermazione dei Cinque Stelle alle prossime elezioni europee, tra il 28 e il 30%. Inoltre il movimento sarebbe il primo partito nella fascia d’età 20-40 anni, con il 40% dei consensi.
Politica estera
Ucraina – La tensione nell’est del Paese rimane altissima. Ieri incidenti si sono verificati in varie città: da Odessa, dove un check point nazionalista è stato colpito da una granata, a Kramatorsk, con un elicottero di Kiev che sarebbe stato distrutto a terra da un razzo. A Sloviansk invece i separatisti hanno bloccato un convoglio di osservatori militari europei e li hanno sequestrati in quanto ritenuti “spie” del Governo ucraino. Intanto la crisi sembra precipitare sempre più anche a livello diplomatico, in un fuoco incrociato di accuse. Kiev ha denunciato che Mosca vuole provocare la terza guerra mondiale e in una teleconferenza tra Obama e i leader europei si è convenuto sulla necessità di nuove sanzioni contro la Russia, che dal canto suo ha interrotto le comunicazioni dirette con la Casa Bianca: “La finestra per rimettere le cose in carreggiata si sta chiudendo rapidamente”, ha tuonato il segretario di Stato Usa, John Kerry.
Economia e Finanza
Rating – Fitch ha confermato il giudizio sul debito sovrano dell’Italia, a BBB+, migliorando però l’outlook da “negativo” a “stabile” in ragione del fatto che nel nostro Paese “la recessione è finita, le condizioni di finanziamento sono migliorate e i rischi legati al settore finanziario sono scesi, grazie al rafforzamento delle banche”. L’agenzia americana ha inoltre espresso fiducia nel governo Renzi, definendo “ambiziosa la tabella di marcia delle riforme strutturali annunciate”. Le criticità rimangono quelle di sempre: una crescita “debole”, un debito alto nel contesto di un’economia “fragile” e azzoppata da una tasso di disoccupazione significativo. Ieri Fitch ha migliorato il rating della Spagna, da BBB a BBB+. Lo spread Btp/Bund si è allargato a 163 punti, complici le tensioni sul fronte ucraino (Piazza Affari -1,7%).
Banche – I prossimi stress test bancari nell’area euro avranno i parametri più severi di sempre. Secondo fonti dell’Unione europea le previsioni di crescita saranno inferiori del 2,2% nel 2014, del 3,4% nel 2015 e dell’1,4% nel 2016 rispetto a quelle che saranno fornite a maggio dalla Commissione Ue. Per superare il test l’indice patrimoniale Cet1 degli istituti di credito non dovrà essere inferiore al 5,5%.