Matteo Renzi – È intervenuto al Festival dell’Economia di Trento, pronunciando un discorso a tutto tondo dai toni spesso sferzanti. L’affondo più pesante è arrivato sull’annunciato sciopero dei giornalisti Rai per i 150 mln di risparmi imposti dall’Esecutivo: “Lo trovo umiliante, poi faremo due conti sulle sedi regionali. A me piace la Rai dei professionisti, con una governance sganciata dalle ansie dei partiti”. Poi in vista del semestre europeo, Renzi si è concentrato sull’Europa, da cui dice di “non temere pagelle” e in cui bisogna ridimensionare “gli eurotecnocrati”, dal momento che “se decidono loro non usciremo mai dalla crisi”. La ricetta che proporrà l’Italia invece è fatta da “nuove norme sul lavoro e investimenti”. E sul fronte interno il Premier ha ricordato che “la prossima settimana riparte la discussione sul Senato” a cui seguirà a ruota quella sulla legge elettorale; infine un annuncio a sorpresa: entro luglio il Governo licenzierà lo “sblocca Italia”, chiedendo ai sindaci di segnalare tutte le opere pubbliche bloccate “dalla mancanza di concerto, dai vincoli e dai divieti delle Soprintendenze” per poi liberare “interventi fermi da 40 anni”. E ieri a dar manforte alla spinta riformatrice di Renzi è stato Napolitano, il quale ha visto emergere nell’ultima tornata elettorale “la volontà da parte degli italiani di avere stabilità e riforme strutturali (…). Niente scuse o ritardi: il da farsi è ormai delineato”.
Forza Italia – Dopo il terremoto elettorale non si placano le scosse d’assestamento nella galassia forzista. Raffaele Fitto, forte delle tante preferenze ottenute, continua a chiedere primarie per il partito, raccogliendo però accuse e perfino sospetti di covare ambizioni scissioniste, eccezion fatta per il convinto sostegno di Mara Carfagna. A palesare l’opposizione interna alla proposta di una nuova leadership è il capogruppo del Senato Romani: “Mi auguro che rimanga e non faccia come Alfano”. Dura la risposta del politico pugliese: “Solo veleni, bugie e falsità letteralmente surreali”. Berlusconi ha scelto il silenzio.
Politica estera
Belgio – L’autore della strage al museo ebraico di Bruxelles è stato arrestato a Marsiglia durante un normale controllo di polizia. L’uomo, francese di origini algerine, ha 29 anni ed era stato in Siria come combattente jihadista. Aveva ancora con sé diverse armi e una bandiera dell’Isis, Stato islamico di Iraq e Siria.
Nigeria – Proprio nel giorno in cui la Farnesina ha reso pubblica la notizia della liberazione di due sacerdoti veneti rapiti in Camerun da Boko Haram, nella confinante Nigeria torna a scorrere il sangue. Una bomba esplosa in un locale di Abuja, città situata nel Nordest del Paese, ha provocato la morte di decine di persone. E i sospetti ancora una volta ricadono sul gruppo terroristico islamista Boko Haram.
Economia e Finanza
Etihad – Sembra oramai fatta per l’ingresso della compagnia araba in Alitalia, la chiusura dovrebbe arrivare a metà giugno. Etihad salirà al 49% del capitale della compagnia italiana tramite una newco, investendo subito 500 mln di euro e altri 60 nel 2015. In cambio gli arabi chiedono che siano allontanati 2.200 lavoratori in esubero. Soddisfatto il Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, secondo cui è stato predisposto “un grande piano industriale di rilancio degli aeroporti italiani come Fiumicino e Malpensa”.
Ue – Sarà diffuso oggi il documento periodico che contiene le raccomandazioni economiche della Commissione europea ai Paesi membri, ma dalle bozze trapela che i tecnici di Bruxelles hanno evidenziato un possibile scostamento di 0,6 punti di Pil tra le stime comunitarie e quelle di Roma per quanto riguarda la correzione del deficit strutturale nel 2014. Se i calcoli europei sono esatti il Governo dovrà trovare nove miliardi, ma nel documento non si parla esplicitamente di necessità di una manovra correttiva.