renziPolitica interna
 
Matteo Renzi – Ha rispedito al mittente la richiesta di Berlusconi di votare prima per il Quirinale e solo in seguito sulle riforme istituzionali. Intervistato da Repubblica, il Premier avverte: “Non tratto ora sul Colle, prima si vota l’Italicum”, che arriverà in Aula a dicembre. Poi detta la linea del Pd: “Voglio una sinistra moderna. La Cgil non ci fermerà, pensa solo al suo sciopero”. E la giornata di ieri ha fornito un’altra occasione di scontro proprio col sindacato: intervenendo a un’assemblea della Cna, Renzi ha definito “eroi della quotidianità” quegli artigiani che “ogni mattina mettono in gioco tutto”, provocando la reazione di Susanna Camusso: “Quando si indicano degli eroi, bisogna indicare persone che fanno cose straordinarie”. Critico anche il leader Uil Barbagallo: “Alcuni imprenditori sono eroi, non tutti”, ci sono anche quelli “che scappano per delocalizzare”.
 
Silvio Berlusconi – Dopo una lunga assenza, Berlusconi è tornato in piazza a Milano contro “il consiglio degli avvocati che mi impongono di non parlare” per il rischio di revoca dell’affidamento ai servizi sociali. Subito dopo l’ex Premier si lascia scappare l’ennesimo attacco alla magistratura: “Appena do un segno di vita, dopo averne messi sotto dieci e adesso l’undicesimo è Grillo, subito arriva l’uso politico…”. Il riferimento è alla ricorso presentato presentato ieri in Cassazione dal sostituto procuratore generale per l’annullamento dell’assoluzione nell’appello del processo Ruby. Berlusconi ha poi minimizzato l ‘asse con la Lega, ironizzando su Salvini: “È bravissimo, è stato dieci anni a Radio Padania a rispondere alle domande della gente”. Poi è arrivata la proposta dal sapore leghista: “Bisogna creare una moneta alternativa, che possa essere stampata da noi, da affiancare a quella europea”.
 
M5S: Dopo la controversa espulsione di due deputati, il conseguente clamoroso passo indietro di Grillo e la nomina di un direttorio a cinque che ha creato parecchi mal di pancia tra i parlamentari, non sembrano calmarsi le acque nel Movimento. Il capogruppo alla Camera, Andrea Cecconi, ha infatti annunciato un’imminente riunione per affrontare tutte le questioni aperte per violazioni varie del regolamento interno dei Cinque Stelle. E conte informali parlano di venti parlamentari a rischio espulsione.
 
Politica estera
 
Francia – Si è svolto a Lione il congresso del Front National, partito nazionalista in grande ascesa a livello nazionale e faro a Bruxelles per i partiti euroscettici. Matteo Salvini, il cui intervento è pubblicato dalla Padania– oggi per l’ultima volta in edicola- era presente e ha ricevuto la benedizione della leader Marine Le Pen: “Salvini è travolgente, resto in estasi davanti alle sue capacità, potrebbe fare anche il primo ministro”. Poi, di fronte ai delegati che l’hanno riconfermata alla guida del Front National, ha tuonato: “Sarkozy è un invertebrato, Hollande un birillo. L’Europa è morta contano le nazioni”. Sempre ieri Sarkozy è stato rieletto alla testa dell’Ump, in vista delle presidenziali del 2017.   
 
Egitto – Una corte del Tribunale del Cairo ha assolto l’ex Rais Hosni Mubarak, precedentemente condannato all’ergastolo per la morte di centinaia di manifestanti nei giorni precedenti alla sua caduta. Nella capitale sono scoppiati disordini e un manifestante è stato ucciso in scontri con la polizia, mentre i capi dell’opposizione accusano “il vecchio ordine che torna in sella”, vedendo dietro la sentenza la longa manus del nuovo Presidente Al Sisi, ex capo dell’intelligence nell’era Mubarak.
 
Taiwan – Il partito d’opposizione, a favore di una maggiore indipendenza da Pechino, ha vinto le elezioni amministrative, provocando le dimissioni del Premier Yi-huah, il cui Governo era impegnato in politiche di riavvicinamento alla Cina, dopo l’indipendenza formale ottenuta nel 1949. Le elezioni presidenziali sono in programma nel 2016.
 
Economia e Finanza
 
Legge di Stabilità – La Camera ha votato la fiducia al Governo sul Dl Stabilità: nella giornata di oggi verranno passati in rassegna gli ordini del giorno e forse già entro stasera ci sarà il voto finale, che segnerà il passaggio della manovra al Senato. Rimangono i tagli per 4 miliardi alle Regioni, mentre al Senato il Governo potrebbe dare il via libera a emendamenti che renderà più mite l’aumento della tassazione sui fondi pensione e sulla rivalutazione del Tfr.
 
Pier Carlo Padoan – Ha concesso un’intervista al Corsera, indicando i prossimi obiettivi del Governo: “Restiamo nelle regole ma taglieremo ancora spese e tasse (…); ai pensionati gli 80 euro? Prima il lavoro”. Poi il titolare del Tesoro rivendica i risultati del semestre europeo di Presidenza italiana: “Grazie all’Italia sono diventati dell’Europa intera i temi della crescita, degli investimenti, dell’occupazione”.