Politica interna
Mille giorni – Renzi presenta il programma dei mille giorni, che i cittadini potranno seguire sul sito intitolato “passo dopo passo” e spiega la necessità di riforme radicali, basta con le posizioni di rendita dei soliti noti. Per l’occupazione il riferimento è al modello tedesco che nel decennio scorso ha consentito alla Germania di uscire dalla crisi post-unificazione. Tra le varie misure promesse la creazione di mille asili nido.
Dall’opposizione cauto attendismo; Toti (FI): è presto per giudicare se questi mille giorni serviranno a cambiare il Paese
Politica estera
Ucraina – Il ministro degli Esteri russo Lavrov continua a ribadire che Mosca è per una soluzione pacifica della crisi, ma è smentito a distanza dalla Merkel, che parlando al Bundestag, ha voluto puntualizzare che non ci troviamo di fronte a un conflitto interno all’Ucraina, bensì a uno scontro con la Russia. Le parole del ministro della Difesa ucraino tolgono ogni dubbio in proposito: ieri Valeri Gheletei, parlando dei nuovi aspri combattimenti scoppiati intorno all’aeroporto di Lugansk, ha affermato che ci troviamo alla vigilia di una grande guerra mai vista dall’Europa dal secondo conflitto mondiale
Iraq – le truppe governative, dopo Amerli, riconquistano anche Sulemain Beg
Sul fronte della lotta al terrorismo internazionale, Cameron ha annunciato che la polizia inglese ritirerà il passaporto alla frontiera ai jihadisti inglesi sospettati di viaggiare in Siria e Iraq per unirsi ai militanti islamici
Marò – Massimiliano Latorre, uno dei due fucilieri della marina sotto processo in India e attualmente obbligati a risiedere nella nostra ambasciata, è stato colpito da ischemia cerebrale e ricoverato in ospedale a New Delhi. Ora sta meglio. Il ministro della Difesa Pinotti vola in India.
Di fronte alle dichiarazioni polemiche che la figlia di Latorre ha diffuso su Facebook, la Farnesina si è affrettata a garantire che riportare a casa i nostri due militari è una delle priorità di questo governo. Ora si spera che le condizioni di stress cui sono sottoposti i due marò e che probabilmente hanno causato il malore di ieri, possano far pendere la decisione verso un arbitrato internazionale che decida la controversia. Per altri invece la strada maestra per la soluzione è rappresentata da una trattativa diretta con il governo indiano
Economia e Finanza
Bce – Ora la storia della telefonata tra Merkel e Draghi sul rispetto del rigore nei conti si ribalta: il portavoce della Cancelliera, correggendo le informazioni diffuse da Der Spiegel, ha precisato ieri che è stato Draghi a chiamare e non viceversa. Comunque sia, ieri Draghi era a Parigi per un incontro formale con Hollande, il primo di una serie che secondo i giornali serviranno al presidente Bce per tessere la sua tela e spingere i governi ad azioni comuni per favorire la crescita dell’economia nell’eurozona. Comincia a farsi largo l’idea che un cambio euro-dollaro meno penalizzante (per esempio verso quota 1,20) darebbe fiato all’export e aiuterebbe a contenere le spinte alla caduta dei prezzi al consumo e il fantasma della deflazione.
Spending review – Secondo le stime di Cottarelli, che ieri ha presentato al Ministero dell’Economia le linee guida della sua proposta, nel 2015 con il taglio di 2.000 partecipate si potrebbero ottenere risparmi per 500 milioni. I numeri dicono che in Italia le società partecipate controllate dagli enti locali sono 7.726, otto volte quelle presenti in Francia
Telecom – Ieri il presidente della repubblica Giorgio Napolitano, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale Giuseppe Recchi, presidente del gruppo, per parlare dell’importanza dell’asset aziendale per il Paese e anche delle prospettive, alla luce della recente “battaglia” per la brasiliana Gvt persa contro Telefonica.
Ieri Cesar Alierta, numero uno di Telefonica, ha ufficializzato il “disimpegno” che porterà gli spagnoli a uscire dall’azionariato di Telecom Italia