Politica interna
Incontro Renzi-Prodi – Quasi due ore di colloquio a Palazzo Chigi tra il fondatore dell’Ulivo e il premier. Ufficialmente per “un giro di orizzonte sulle questioni di politica internazionale, con riferimento alla situazione in Libia e in Ucraina, e una riflessione sull’economia europea”. Ma è chiaro che a poche settimane dall’elezione del prossimo capo dello Stato sarebbe stato surreale non parlare di Quirinale. Il nome di Prodi come possibile successore di Napolitano è tornato a circolare nelle scorse settimane, suggerito da alcuni esponenti della minoranza Pd. Ma Renzi sa che sul nome del Professore c’è il veto di Silvio Berlusconi. Il colloquio allarma Forza Italia e l’ex Cavaliere, che torna a mettere in discussione il patto del Nazareno: l’incontro è “una provocazione, non erano queste le condizioni. Se Matteo fa da solo, noi non voteremo le riforme”.
Olimpiadi 2024 – La corsa è partita. Da ieri mattina Roma è la prima città ufficialmente in corsa per i Giochi del 2024. “Il governo è a fianco del Coni perché la Capitale presenti la candidatura”, ha annunciato Renzi. Un cammino lungo, pieno di insidie, dall’esito incerto. “Penso che ce la possiamo fare”, ha detto il premier, “il nostro Paese troppo spesso sembra rassegnato: quello che è inaccettabile è che non ci si provi nemmeno. I problemi non devono impedirci di sognare”. Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha garantito massima trasparenza ma sulla candidatura di Roma non tutti sono d’accordo. “Le Olimpiadi a Roma sono una follia”, ha detto Matteo Salvini, “C’è ancora aperto il fascicolo su Mafia Capitale e vogliamo dargli in pasto i Giochi? Non capisco se Renzi ci è o ci fa”. “La canoa la facciamo nelle strade di Genova”, gli fa eco ironico Antonio Di Pietro, “meglio un carcere in più”.
Politica estera
Australia – Il Paese si ritrova faccia a faccia con il terrorismo di matrice islamica. Un “lupo solitario”, Man Haron Monis, 50 anni, di origini iraniane, si è barricato in una cioccolateria nel cuore finanziario di Sidney con 17 ostaggi. Dopo alcune ore è scattato il blitz delle squadre speciali dell’antiterrorismo. L’attentatore e due ostaggi hanno perso la vita, liberi gli altri sequestrati. L’uomo, auto proclamatosi imam, guaritore, fedele islamista, è noto alle forze dell’ordine per precedenti abusi sessuali e una condanna nel 2013 per aver inviato a famiglie di soldati australiani morti in guerra lettere offensive. Il gesto è stato duramente condannato dal governo di Teheran: intraprendere azioni inumane in nome dell’Islam non è in alcun modo accettabile.
Israele-Palestina – Quasi tre ore di colloqui romani tra John Kerry e Benjamin Netanyahu lasciano per nulla rassicurante il quadro della situazione in Medio Oriente. Dall’incontro non sembra emergere una risposta o una linea di condotta comune sul progetto di risoluzione che i palestinesi hanno annunciato di voler presentare già domani al Consiglio di Sicurezza dell’Onu e che chiede la fine dell’occupazione israeliana in Cisgiordania. Netanyahu ha confermato la linea dura, opponendo un netto rifiuto a ogni “diktat”. Il Segretario di Stato Usa ha detto al premier israeliano che “uno Stato palestinese è inevitabile e necessario, e voi dovete lavorare per questo”. Intanto, gli Stati Uniti stanno valutando l’ipotesi di lanciare una nuova proposta per la ripresa dei negoziati.
Economia e Finanza
Piano Juncker – Il presidente della Commissione Ue si presenterà oggi pomeriggio davanti al Parlamento europeo con un programma che aspira a essere ambizioso, pragmatico e al contempo di cambiamento radicale. Nella bozza di documento, il nuovo presidente annuncia un programma per il 2015 che definisce lui stesso di rottura con il passato: primo perché si concentrerà solo sulle “big things”, lavoro e crescita, secondo perché “farà pulizia” di tutte le proposte obsolete che ingolfano i lavori della Ue. Ma la Commissione è pronta a fare passi avanti anche in termini di politica monetaria e di bilancio: l’esecutivo “svilupperà proposte per fare passi ulteriori in termini di sovranità condivisa della governance economica”.
Borse – Il nuovo tracollo del rublo (-10%), dopo le stime negative della Banca centrale russa, ha innervosito ancora di più le Borse già tese per il calo del petrolio, che scende sotto i 56 dollari al barile. Un’altra giornata nera per le piazze del Vecchio Continente che ieri hanno bruciato 200 miliardi di capitalizzazione. Milano è ancora una volta la peggiore tra le Borse europee: Pizza Affari ha chiuso la seduta con una flessione del 2,81%. E sul futuro dell’economia, disegna un quadro severo il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco: “Non siamo in deflazione ma i rischi non possono più essere ignorati”. Se l’inflazione calerà, la Bce dovrà avviare “interventi di acquisti di titoli su larga scala”, ha detto il Governatore.