Politica interna
Immunità: resta piena anche per i nuovi senatori, che saranno consiglieri regionali e sindaci nominati e quindi non direttamente eletti dai cittadini, l’immunità parlamentare. I cento nuovi inquilini di Palazzo Madama, di cui cinque di nomina presidenziale, avranno le stesse guarentigie che proteggono i parlamentari della Repubblica dalle possibili invasioni di campo della magistratura. L’articolo 68 della Costituzione continuerà dunque a produrre i suoi effetti su tutti i membri del Parlamento, con l’insindacabilità delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni e con l’autorizzazione della Camera di appartenenza per le richieste di arresto, perquisizione e intercettazione avanzate dal giudice. In Commissione hanno votato contro la norma solo Sel, M5S ed i grillini fuorusciti, mentre si è astenuto il forzista Minzolini; tutti gli altri partiti si sono espressi a favore.
Europa: Martin Schulz, socialista tedesco di 58 anni, è stato come previsto riconfermato presidente del Parlamento europeo, primo caso di doppio mandato, con 409 voti a favore su 612 espressi; l’intesa che ha portato alla rielezione prevede che il suo incarico duri 2 anni e mezzo, e che il suo successore sia un popolare, probabilmente il neogollista francese Alain Lamassoure. Nel suo discorso Schulz ha sottolineato che la priorità dell’Europarlamento sarà di affrontare gli immensi problemi legati alla bassa crescita, alla disoccupazione ed al dramma dell’immigrazione. Oggi a Strasburgo il presidente del Consiglio Renzi presenterà le priorità del semestre italiano, e troverà, ha detto Schulz, “un’ampia maggioranza” nella sua campagna a favore della flessibilità.
Berlusconi: d’ora in avanti l’ex premier dovrà stare ben attento nell’esprimere giudizi sull’operato della magistratura. Il giudice del Tribunale di sorveglianza di Milano, Beatrice Crosti, lo ha infatti convocato dopo i commenti poco lusinghieri nei confronti delle toghe pronunciati durante un’udienza del processo Lavitola a Napoli; il magistrato ha ricordato a Berlusconi che in caso di ulteriori intemperanze il suo affidamento potrebbe essere revocato e trasformato in arresti domiciliari, decisione che comporterebbe tra l’altro un periodo di custodia cautelare in carcere nell’attesa della decisione collegiale della Sorveglianza. Il fondatore di Forza Italia si è presentato alle sei e mezza di ieri sera in tribunale a Milano, accompagnato da due avvocatesse che sono però rimaste fuori dalla porta; dopo il richiamo del giudice Berlusconi si è scusato per quella che “voleva essere solo una battuta” ed ha assicurato che non ricadrà più in simili atteggiamenti.
Politica estera
Sarkozy: per la prima volta nella storia francese un ex presidente della Repubblica è stato posto in stato di custodia cautelare. Nicolas Sarkozy, ex inquilino dell’Eliseo, è stato convocato nella sede della polizia giudiziaria di Nanterre e lì è stato perquisito, privato del cellulare ed interrogato nell’ambito di un’inchiesta su un presunto caso di corruzione. L’ex presidente è sospettato di aver usato il suo potere per corrompere, tramite un avvocato, un giudice al fine di ricevere informazioni riservate sulla sua situazione processuale nell’affare Bettencourt, promettendo in cambio aiuti per la carriera del magistrato. La notizia, pur non del tutto inattesa, ha avuto un effetto gigantesco in Francia; ora l’uomo politico rischia fino a 10 anni di carcere ed altrettanti di interdizione dai pubblici uffici.
Israele: migliaia di persone commosse hanno accompagnato ieri alle case dei genitori le salme dei tre ragazzi israeliani rapiti ed uccisi, della cui morte Israele accusa Hamas. Sembra per ora rinviata l’ipotesi di un’operazione militare su larga scala, respinta la proposta del ministro degli Esteri Lieberman che aveva ipotizzato l’invasione della Striscia di Gaza. Il ministro della Difesa Moshe Yaalon ha detto che è il momento di decidere con la testa e non d’istinto. L’altra notte l’aviazione israeliana ha bombardato 34 bersagli a Gaza, in Cisgiordania l’esercito ha reintrodotto la pratica, sospesa dal 2005, di distruggere le abitazioni dei palestinesi coinvolti negli attacchi; così sono state rase al suolo due case delle famiglie dei due sospettati di aver rapito ed ucciso quasi immediatamente i tre ragazzi, che facevano l’autostop per rientrare a casa.
Economia e Finanza
Occupazione: a maggio la disoccupazione torna a salire e secondo l’Istat giovani e donne continuano ad essere il punto debole del mercato del lavoro. Tra gli under 24 il tasso dei non occupati si è fermato al 43%, in calo dello 0,3% rispetto al mese precedente ma in aumento di 4,2 punti rispetto al dato di maggio 2013. Riguardo alle donne c’è da registrare invece un ulteriore peggioramento del tasso di disoccupazione che sale al 13,8%, in aumento sia su base mensile che su base annua. Il ministro del Lavoro sottolinea la buona notizia riportata nelle prime righe del comunicato Istat, cioè l’aumento degli occupati a 22 milioni 360mila, +0,2% rispetto al mese precedente, 52mila posti in più. Poletti ha anche confermato che per il 2014 andranno reperite risorse per un miliardo per finanziare la cig e la mobilità in deroga.
Spesa pubblica: nuovo piano di tagli alla spesa per il governo Renzi. Il premier ha incaricato il commissario straordinario Carlo Cottarelli di trovare in fretta ulteriori risorse attraverso tagli alle spese dello Stato, il Governo è alla caccia di 17 miliardi. Il decreto sulla Pa e quello sulla competitività potrebbero essere “appesantiti” con nuovi tagli, nuove entrate potrebbero poi arrivare dall’operazione di riduzione dell’illuminazione pubblica non necessaria e con investimenti in tecnologia “led” per la restante parte della rete. Entro fine luglio Cottarelli sarebbe pronto a presentare il piano di razionalizzazione delle società municipalizzate, che consentirebbe un risparmio di un miliardo nel 2015. Altro capitolo al quale il Commissario lavora è quello del coordinamento delle forze di polizia, con un risparmio stimato nell’ordine del miliardo e mezzo di euro. Dossier appena aperto è poi quello delle “esternalizzazioni”, che dovrebbe servire a capire quanti e quali siano i servizi affidati dallo Stato e dalle sue articolazioni ad aziende private; al censimento seguiranno i tagli. Sommando comunque tutti gli interventi possibili non sarà facile arrivare a 17 miliardi.