Inchiesta grandi opere – Il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi si è presentato alla Camera per rispondere alle interrogazioni sull’inchiesta della procura di Firenze sugli appalti delle grandi opere. Lupi ha rivendicato l’appoggio del governo e ha detto che non si dimetterà e che la sua azione al ministero è stata sempre segnata da trasparenza e correttezza. Ma il presidente del Consiglio Matteo Renzi gli ha spiegato di non poter assicurare la tenuta del Pd se si arriverà alla mozione di sfiducia. Intanto è stato interrogato l’ex capo della struttura tecnica sulle grandi opere del ministero Ercole Incalza, che ha respinto le accuse.
Corruzione – Si è bloccata nuovamente la legge anticorruzione in commissione Giustizia del Senato. Quindi, nonostante il via libera al testo presentato dal governo, l’approdo in Aula del disegno di legge previsto per oggi è slittato alla prossima settimana. I motivi del ritardo sono riconducibili a un errore materiale dell’esecutivo.
Politica estera
Tunisia – Strage di turisti al museo del Bardo di Tunisi, dove alcuni terroristi appartenenti all’Isis hanno preso in ostaggio decine di persone e ne hanno uccise almeno una ventina. La Farnesina ha confermato che quattro morti sono italiani: due pensionati di Novara e Meda e un’impiegata del Comune di Torino, più un altro o forse due italiani uccisi, le cui identità non sono ancora state comunicate. Un blitz della polizia tunisina ha poi liberato gli altri ostaggi, con l’uccisione di due terroristi e la cattura di un terzo.
Israele – Dopo le elezioni anticipate per rinnovare la Knesset, il Likud del premier uscente Benjamin Netanyahu è il primo partito, con la conquista di 30 seggi contro i 24 dell’Unione Sionista guidata da Isaac Herzog e Tzipi Livni. Quindi Netanyahu può formare una coalizione di destra con Avigdor Lieberman e il partito dei coloni di Naftali Bennett, a cui dovrebbero aggiungersi i gruppi ultraortodossi e Kulanu di Moshe Kahlon. L’Unione Sionista e la lista dei partiti arabi uniti saranno all’opposizione.
Economia e Finanza
Europa – Nella giornata d’inaugurazione della nuova sede della Banca centrale europea si è scatenata per le strade di Francoforte la protesta degli attivisti di Blockupy, con violenti scontri tra dimostranti e polizia. Il presidente della Bce Mario Draghi ha riconosciuto che in Europa c’è disagio, ma ha difeso le politiche adottate dalla Banca: “La nostra azione ha puntato ad attutire gli shock sofferti dall’economia”. Intanto l’Ocse ha rivisto al rialzo le prospettive dell’economia dell’eurozona.
Fed – La Federal Reserve, nonostante la volontà di procedere con la normalizzazione del costo del denaro ormai azzerato da oltre sei anni, ha comunicato che continuerà a monitorare l’economia reale prima di prendere qualunque decisione. Infatti l’economia americana sta crescendo ma meno del previsto e l’inflazione resta vicina allo zero, con la Fed che ha tagliato le stime sul Pil. Dunque il presidente Janet Yellen non ha escluso che la stretta sui tassi avvenga tra giugno e settembre, con Wall Street che ha chiuso in rialzo dell’1,19%.