Annullate le tradizionali cerimonie religiose dell’Affruntata che si dovevano tenere domenica, giorno di Pasqua, a Stefanaconi e Sant’Onofrio, due centri confinanti con Vibo Valentia.
Dopo la decisione da parte della Prefettura di Vibo di affidare alla Protezione civile il compito di scegliere al proprio interno i portatori delle statue per impedire ingerenze da parte della ‘ndrangheta nelle due rappresentazioni sacre, i fedeli delle comunità si sono dichiarati contrari a tale scelta “ribellandosi” di fatto ad una sorta di “commissariamento” dell’Affrontata.
Il vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Luigi Renzo, competente su tutto il Vibonese, ritenendo quindi di dover rispettare la volontà dei fedeli, ha cancellato le due processioni ordinando che le statue dei santi non escano domenica dalle chiese di Stefanaconi e Sant’Onofrio. La decisione della Prefettura di Vibo Valentia di affidare le statue alla Protezione civile era scaturita dal fatto che due dei soggetti sorteggiati quali portatori delle statue – uno a Stefanaconi, l’altro a Sant’Onofrio – erano stati ritenuti dalle forze dell’ordine in rapporti con le cosche locali.