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E se le migliori occasioni di lavoro nascessero in un bar, tra due chiacchiere ed uno spritz? E’ una curiosità del genere che spinge a partecipare a “NAStartup, l’aperitivo partenopeo del networking”, che si è svolto  presso il Trip di Napoli, in Via Giuseppe Martucci, 64. Gli organizzatori Antonio Prigiobbo e Antonio Savarese, con la collaborazione di Massimo Morgante e Gianluca Manca, con Release 008 di NAStartUp hanno promosso l’evento rivelazione dell’ecosistema dell’innovazione.

Una pioggia di tweet e di post sta invadendo la rete da molti mesi per comunicare l’innovazione Made in Naples. Per ogni appuntamento scelgono un luogo ameno per incontrare gli startupper e lo slogan di questi tre giovani animatori, con una esperienza in Vulcanicamente e consulenze in aziende, è il seguente : “NAStartUp nasce dall’Idea che se c’è qualche cosa che puoi immaginare, la puoi fare!”.

Le premesse possono apparire ad uno sguardo superficiale piuttosto ludiche, ma poi ci si rende subito conto che l’incontro attorno all’aperitivo sarà anche informale ma sicuramente proficuo. Insomma al Trip ci sarà non solo il raduno dei startupper ma anche quello degli aspiranti imprenditori e di molti giovani attratti dall’originalità della convocazione attivata via social network. Infatti sottolinea Antonio Prigiobbo: “NAStartUp cresce ogni volta con i contributi e le idee di  tutta la Community, facendo un format dinamico, open source e intelligente”.

L’evento periodico è dedicato a tutti gli amanti dell’innovazione per annusare l’idea, discutere e presentare le proprie startup con un  pitch davanti a una platea selezionata. Tra le startup presenti nella community si distinguono tre categorie: gli Esploratori, ovvero coloro che stanno mettendo insieme l’equipaggio o tentando di costruire la nave, insomma chi sta lavorando allo sviluppo della propria idea imprenditoriale; i Viaggiatori ovvero coloro che sono già partiti ma saltano da una riva all’altra non avendo ancora chiara la rotta ed, infine, i Navigatori coloro che somigliano a Marco Polo, cioè quelli in grado di navigare in mare aperto, hanno tutte le condizioni necessarie (il prodotto, il mercato, i potenziali investitori). Infatti agli incontri partecipano anche investitori, responsabili di incubatori, tutor, commercialisti: insomma è l’ambiente giusto per testare un’idea innovativa e il business model della start up.

“La contaminazione di idee e progetti a Napoli – dichiara Antonio Savarese – non è più una chimera ma una realtà grazie al lavoro fatto in questi mesi e al grado di innovazione presente sul nostro territorio.” Con un format serrato e cronometrato nei tempi, si presenteranno le quattro start up: Molopolo (brand di Bluesquare), Portalia, Pushline, Unfraud e per lo spazio Social Innovation, Vincenzo Noletto illustrerà il progetto fotografico Humans of Naples. Una platea attenta potrà anche votare la migliore idea imprenditoriale. Del resto NaSturtup è concepito come una piazza reale e non più solo virtuale dove i giovani si incontrano, si annusano, intrecciano relazioni dal vivo, si scambiano notizie e competenze con un approccio – seppur fuori dagli schemi – estremamente efficace. E’ anche il mercato dell’incrocio della domanda e dell’offerta di lavoro con richieste specifiche di profili professionali: ad una start up può occorrere uno sviluppatore informatico o un designer, ad un’altra un web master, ad un’altra ancora un esperto di rete commerciale. E’ il luogo dove si annunciano gli accordi raggiunti con imprese più grandi o si comunicano i finanziamenti ricevuti dai venture capitalist, un luogo dove si sperimentano formule innovative. Un format interessante dunque che può diventare anche esportabile assicurano gli organizzatori.

A Napoli può succedere di tutto: ma chi l’avrebbe mai detto che un semplice aperitivo può diventare l’occasione per fare rete tra le start up e gli investitori ma anche per trovare lavoro?