I soci fondatori, oltre a Matteo Salvini, sono il ministro Lorenzo Fontana, il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, il tesoriere Giulio Centemero e Roberto Calderoli. Sono loro che hanno costituito la Lega per Salvini premier, il partito destinato a sostituire in tutto e per tutto la vecchia Lega Nord per l’Indipendenza della Padania fondata da Umberto Bossi. E sono loro che rappresenteranno in tutto e per tutto il consiglio federale, l’organo massimo della nuova Lega, in attesa che i congressi ne eleggano i nuovi rappresentanti. L’avvio del nuovo partito, il cui Statuto è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 14 dicembre dell’anno scorso, è ormai imminente. In Lega si riteneva che Matteo Salvini ne avrebbe cominciato a parlare al consiglio federale convocato per oggi, a prescindere dalla formulazione dell’ordine del giorno che — quella sì — non cambia mai: «Comunicazioni del segretario federale». In realtà, il leader leghista pare che per oggi preferisca limitarsi a fare il punto politico della situazione all’indomani delle elezioni per la Lega vittoriose in Trentino e in Alto Adige.