“Io invito con forza a sostenere il Pd, perche’ il 5 marzo si apre una nuova fase della storia e si puo’ riprendere il progetto originario che Veltroni aveva intuito. Dobbiamo evitare che questo grande soggetto che raccoglie esperienze importanti e diverse si degradi e salti per aria. Se tutti lo abbandonano, chi ricostruira’ il centrosinistra?”. Lo dice, in una intervista al Corriere della sera, il governatore della Puglia, Michele Emiliano, secondo cui “la deriva di Renzi e’ perdente, con lui si rischia un processo di disgregazione inarrestabile. Dobbiamo convincerlo a lasciare, perche’ il suo modo di fare il segretario non porta risultati”. “Se si abbandona il Pd perche’ c’e’ Renzi – avverte -, lui diventera’ piu’ forte e controllera’ il partito. Distruggere il Pd aiuta la definitiva creazione di un partito personale”. “Matteo – e’ anche l’analisi di Emiliano – si aspetta di perdere e si e’ chiuso a riccio, per poi negoziare un ruolo al governo”. “Gentiloni – aggiunge – sarebbe stata l’immagine perfetta del nuovo Pd, ma lo vedo isolato e attaccato dal renzismo”. Emiliano spiega comunque di non pensare alla scissione: “No, fuori dal Pd c’e’ un deserto culturale, organizzativo e strutturale, che sta rendendo opaca la figura di Grasso”. Piuttosto, per il futuro, fa sapere, “vorrei lavorare con il premier, Minniti e Martina.