Nicola De Rossi
Uno “scherzetto” da mille euro, e parliamo solo di un singolo caso: basta moltiplicare per le decine e decine di utenti della strada che hanno subito la stessa disavventura per avere un’idea di quanto stanno costando le buche-killer sull’A18. Ed è un miracolo che finora i danni si siano sostanzialmente limitati ai veicoli, perché qui è anche e soprattutto una questione di sicurezza per le persone. Al punto che sono scattate anche chiusure di alcuni tratti disposte dalla Prefettura.
La vicenda esplosa il mese scorso dei crateri apertisi con le piogge lungo la già martoriata autostrada Messina-Catania, com’è noto, è diventata anche un caso politico con tanto di interrogazioni in consiglio regionale, anche in considerazione dei lavori in corso di rifacimento del manto stradale, di cui a questo punto da più parti si chiede di ricevere delucidazioni.
Ma a protestare sono ovviamente per prime le vittime del “fondo” colabrodo. Tra loro una quarantacinquenne di Mineo, in provincia di Catania, una delle sventurate che il 21 marzo 2021 ha “bucato” la ruota del suo Mercedes Benz classe V mentre procedeva sulla corsia in direzione Messina, all’altezza della progressiva chilometrica 34, nel territorio comunale di Giardini Naxos, nel Messinese: il tutto rilevato anche da una pattuglia della Polstrada di Messina, intervenuta sul posto. Quella “voragine” lo stesso giorno è costata la medesima sorte ad un’altra ventina di mezzi che ci sono finiti dentro.
Risultato, la automobilista ha dovuto chiamare il soccorso stradale, per una spesa di 430 euro, far trasportare il suo “bus navetta” in una carrozzeria, cambiare la gomma e far nuovamente regolare l’assetto del veicolo, per un esborso di ulteriori 250 euro. Ma la malcapitata viaggiava per lavoro, gestisce anche un’attività di autoservizi di noleggio con conducente e si stava recando a Messina per prelevare e trasportare un cliente: ha perso una commessa da trecento euro. In totale, dunque, un migliaio di euro polverizzati in pochi istanti: una bella botta per una piccola impresa che peraltro, come tante altre, ha già sofferto non poco a causa della crisi da Covid.
La danneggiata, attraverso il consulente legale Salvatore Agosta, per essere completamente risarcita si è dunque affidata a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che segue anche altri casi sul genere occorsi nei giorni scorsi e che naturalmente ha subito richiesto i danni per conto di tutti i suoi assistiti al Consorzio Autostrade Siciliane, corredando le richieste con tutta la documentazione comprovante gli incidenti e le spese sostenute. Nella speranza che l’Ente gestore dell’A18, dopo tutto quello che hanno dovuto subire i suoi utenti, non intenda tirare “buca” e frapporre ostruzionismi anche per la sacrosanta liquidazione dei danni.