È Gerardo Marotta, Fondatore e Presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, l’ospite prestigioso del Liceo Classico “Campanella” di Reggio Calabria.
“Un onore – per il dirigente scolastico Maria Rosaria Rao – conversare con l’avvocato partenopeo e assistere alla lezione di vita e di cultura che lo studioso ha inteso regalare agli studenti reggini”.
Un’iniziativa realizzata grazie a Mario Caligiuri, assessore alla cultura della Regione Calabria, nell’ambito degli eventi per il bicentenario dell’Istituto.
“L’Europa? Finirà per essere una colonia degli Stati Uniti o un’appendice dell’Asia, alla mercé delle regole della finanza e dei mercati” – ha dichiarato Marotta. Eppure oggi è possibile una rinascita “a partire dai proprio dai giovani, attraverso il rilancio della cultura umanistica del Mezzogiorno d’Italia e degli studi filosofici”.
La storia professionale e umana dell’avvocato napoletano è stata ripercorsa attraverso la proiezione del corto “La seconda natura” di Marcello Sannino, nel quale si raccontano le battaglie centrali della vita di Marotta, per prima quella contro la chiusura della storica biblioteca Treves del capoluogo campano.
Libri e volumi che, grazie all’impegno dell’umanista, hanno trovato spazio in un altrettanto prestigioso edificio di Piazza Plebiscito.
“L’Italia deve essere contro ogni forma di violenza è di guerra” – è il messaggio che Marotta ha lasciato agli studenti del Liceo Campanella e ai mezzi di comunicazione “l’impegno ad assumere una ferma posizione rispetto alle questioni nazionali del Paese”.
L’assessore Caligiuri, a margine dell’incontro, ha ribadito l’impegno della Regione per le iniziative culturali e di formazione dei giovani , a partire da un percorso già avviato sullo studio degli scrittori conterranei nelle scuole calabresi. Quanto a Marotta ha dichiarato: “il suo pensiero riscopre l’Europa dei popoli e il recupero della grande tradizione umanistica meridionale, non può che rilanciare l’immagine di un Sud culturale che si scontra con la visione più turpe che insiste nel vedere, nella nostra terra, soltanto radici criminali. Il nostro impegno politico – ha concluso – è quello di camminare di pari passo alla cultura per sostenere le nuove generazioni. E i risultati ci stanno dando ragione con statistiche che vedono i nostri studenti non più ultimi tra i coetanei d’Europa”.