“Premesso che serve una nuova legge elettorale e che per almeno due anni non ci saranno nuove elezioni, ci sono due possibilita’: accordo M5S-Pd o M5S-Lega”. Lo afferma Roberto Maroni in un’intervista al quotidiano La Repubblica. Per l’ex governatore della Lombardia l’opzione piu’ probabile e’ “Cinque Stelle e Pd. Ci puo’ essere un accordo sulle presidenze delle Camere, magari chissa’, al Senato va proprio Matteo Renzi. Poi hanno un’idea simile sulla legge elettorale, cioe’ farla col secondo turno”.

All’asse M5S-Lega “non sarei contrario, ma Matteo Salvini non puo’ sganciarsi dal centrodestra, altrimenti poi cadrebbero i governi delle Regioni e delle amministrazioni locali”, spiega Maroni, che alla domanda su come si muoverebbe in questa situazione risponde cosi’: “Cercherei di andare al governo, alle mie condizioni, con chi ci sta; proverei a convincere Silvio Berlusconi a fare un accordo con tutti, penso al Pd, senza rompere il centrodestra, ma e’ quasi una mission impossible. Come Lega siamo felici del risultato ma la partita comincia adesso, ed e’ davvero difficile, tipo Varese contro Arsenal. Non faccio il tifo ovviamente per una sconfitta politica ma spero che i temi a noi cari, federalismo, nord e autonomia, vengano portati a termine”.