L’attesa e’ finita. Alle otto in punto del primo dell’anno (le 16 in Italia) il Colorado ha dato il via alla vendita di marijuana per scopi ricreativi. E le file davanti ai ‘coffee shop’ si sono formate fin dalle prime luci del giorno. La cerimonia inaugurale per quello che e’ un esperimento finora unico al mondo si e’ svolta nel punto vendita ‘3D Cannabis’ a Denver: il primo cliente e’ stato Sean Azzariti, un veterano della guerra in Iraq. Il Colorado e’ il primo degli Stati Usa – in primavera seguira’ quello di Washington – ad autorizzare la vendita di marijuana ai maggiorenni (21 anni negli Stati Uniti) e in quantita’ non superiore ai 28 grammi. Denver come Amsterdam, dunque. Anzi meglio, perche’ il Colorado e’ un passo avanti rispetto all’Olanda, dove la marijuana a scopo ricreativo e’ tollerata ma non legalizzata. “Il proibizionismo e’ finito”, e’ scritto nei tanti volantini fatti circolare a Denver, e a questo grido decine di persone, sfidando il freddo e la neve, si sono messe in fila nei 18 ‘coffee shop’ che finora sono stati tra i fortunati ad avere la licenza. Si tratta di punti vendita che gia’ vendevano marijuana per scopi medici. In totale nello Stato ne sono stati autorizzati trenta. In fila anche molte persone giunte da altre parti degli Usa. “Non vedo l’ora di acquistare un sacchetto ‘legale’ – ha commentato Curtis Durham, dal Texas – mi hanno messo piu’ volte dentro semplicemente per una canna”. Il conto alla rovescia per vendere marijuana per scopi ricreativi e’ iniziato nel novembre del 2012, quando in seguito ai risultati di un referendum popolare gli stati del Colorado e di Washington hanno concesso il disco verde. Presto potrebbe seguire la California, che tra le altre cose e’ stata il primo stato Usa a legalizzare la marijuana per scopi medici nel 1996. Attualmente negli Usa sono venti gli Stati, oltre al Distretto di Columbia, ad aver legalizzato l’uso di marijuana medica. Ma non tutti esultano. Per gli addetti dei centri di disintossicazione, la vendita a scopo ricreativo aumentera’ la dipendenza sia tra gli adulti che tra gli adolescenti. E proprio le scuole del Colorado lanciano l’allarme. Secondo un reportage della Cnn, la maggior parte degli studenti la fuma. “Un sacco di studenti viene in classe sballato”, ha raccontato un ragazzo intervistato. L’uso di marijuana – scrive la Cnn – e’ il motivo principale per cui gli studenti vengono espulsi dalle scuole, 230 l’anno scorso secondo l’assessorato all’istruzione del Colorado. Il problema per molti sembra essere maggiore di quello dell’alcol e del possesso illegale di armi. Il dibattito e le polemiche sono certamente destinate a proseguire in tutto il Paese.
(ansa)