Prosegue la messa a punto della manovra: oltre a un’ulteriore estensione dello split payment a nuovi settori e all’introduzione dell’obbligo della fatturazione elettronica tra privati nelle transazioni B2B, annunciati ieri dalla sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Boschi, spunta una nuova stretta sulle compensazioni dei crediti Iva, con l’ipotesi di abbassare il limite delle compensazioni automatiche a 2.500 euro. Tra le ipotesi allo studio pure una nuova sanatoria per spingere all’emersione dal nero dei contanti. E sulla lotta all’evasione si profila un passo avanti: le somme recuperate nel 2017 salgono a 20 miliardi.
Nel capitolo dedicato a banche e finanza in prima linea ci sono ancora una volta i crediti deteriorati, con il duplice obiettivo di aiutare la discesa dello stock e di limitare la formazione di nuove sofferenze. Allo studio l’ipotesi di creare con l’accordo Ue nuove obbligazioni bancarie intermedie che vengano colpite in caso di bail-in prima dei bond senior e dopo i junior. Si punta a rilanciare il “patto marciano” e a riproporre le agevolazioni per le aste giudiziarie. E ad estendere le possibilità di cartolarizzare gli Npl.
Il governo Gentiloni ha inoltre deciso che investirà 2 miliardi l’anno in sgravi contributivi biennali sui nuovi contratti permanenti ai giovani fino a 29 o a 32 anni. Per i primi 24 mesi si riduce così del 16% circa il costo di tenere questi ragazzi in azienda sulla base di assunzioni a tempo indeterminato; dopo lo sgravio scompare, ma almeno avrà aiutato a far entrare qualcuno nel mondo del lavoro dalla porta principale.