La strage degli adolescenti. Sono 22 le vittime per l’attentato di Manchester al termine del concerto della pop star Ariana Grande. E almeno 12 i dispersi. La maggior parte giovanissimi, alcuni addirittura bambini. L’Isis ha rivendicato l’attentato. Il kamikaze è stato identificato: si chiamava Salman Abedi, 22 anni, inglese con origini libiche. L’uomo è morto facendo detonare l’esplosivo. Il fratello di Salman è uno dei tre arrestati. La premier britannica Theresa May: “Imminente un nuovo attacco, città presidiate”. E blinda le strade.
In Italia, intanto, si avverte l’esigenza di rimodulare le misure di sicurezza per “blindare oltre 1.500 eventi pubblici”: ci sono concerti, manifestazioni canore, festival nell’elenco che íl ministro dell’Interno Marco Minniti ha esaminato ieri con i vertici di intelligence e forze dell’ordine. Perché l’attentato di Manchester dimostra che le modalità di attacco dei fondamentalisti dell’Isis sono cambiate di nuovo rispetto alle azioni estemporanee condotte lanciando camion contro la folla. E allora “la rete di protezione rimane la stessa, ma bisogna aggiungere altre misure, tentare di prevedere ogni eventualità, aggiungere misure particolari per ridurre al minimo il rischio di trovarsi spiazzati”. La preoccupazione è alta, il fatto che il kamikaze Salman Abedi abbia origini libiche “ci costringe a riesaminare lo scenario anche per il ruolo che l’Italia ha in quel Paese africano”.