Il Gup del Tribunale di Catanzaro ha rinviato a giudizio cinque medici dell’ospedale “Pugliese-Ciaccio” del capoluogo calabrese per la morte del 51enne Francesco Talarico, avvenuta nel nosocomio il 17 marzo del 2016 per “shock settico secondario ad un ascesso anale complicato”. L’accusa per i cinque medici è di omicidio colposo. Talarico, ricostruisce la Gazzetta del Sud, si recò una prima volta al pronto soccorso del “Pugliese” il 6 marzo del 2016, e da lì venne inviato al reparto Chirurgia per una consulenza specialistica, dove sarebbe stato sottoposto a una esplorazione rettale incompleta che non avrebbe consentito di individuare l’ascesso. L’uomo venne rimandato a casa, per ripresentarsi al “Pugliese” il 10 marzo con un dolore anale e rettale persistente. Talarico, stavolta, venne rinviato dal proprio medico curante senza alcun tipo di accertamento clinico-diagnostico, affermano i magistrati. Il 15 marzo, infine, il terzo accesso al pronto soccorso, ma neanche stavolta, sostiene la procura, la patologia ascessuale venne rivelata in tempo. Due giorni dopo il decesso.