Claudia Castaldo*
“Ripercorro il mio anno e mezzo nella più grande associazione universitaria, interamente e unicamente gestita da studenti universitari, AIESEC.
Rewind Novembre 2012 In occasione dell’intervista conoscitiva la mia passione per gli eventi e la mia attitudine nelle relazioni, determinarono l’allocazione nel mio primo team: responsabile relazioni esterne di un congresso internazionale! Ero entusiasta! Avevo già organizzato eventi nella mia vita, ma mai di portata internazionale. Era un contesto per me sconosciuto! La bellezza della curiosità delle esperienze nuove, divenne in breve tempo sfida. Mi ero prefissata degli obiettivi e un team contava sui miei risultati. Non volevo deludere gli altri, ma soprattutto, non volevo deludere me stessa!
Come è giusto che sia ogni inizio, tutto sembrava difficile, ma ho fatto mio ogni fallimento individuando gli errori e dagli stessi imparando. I primi successi mi fecero comprendere la strada giusta da seguire e da lì il risultato è stato al di sopra delle mie stesse aspettative. Al termine della mia prima esperienza, decisi allora di fare quel passo in avanti, candidandomi come responsabile di un progetto e, quindi, gestire un team!
Dopo aver vissuto pienamente il concetto di condivisione e confronto di AIESEC, divenni responsabile di un progetto sociale, creando impatto nella mia città, che, proprio grazie ad AIESEC, ho iniziato ad amare come non immaginavo. Il progetto, Help to Help, prevedeva l’integrazione di stagisti internazionali provenienti da ogni parte del mondo presso associazioni e organizzazioni del Terzo Settore: Onlus, Associazioni No Profit, ONG, un mondo allora lontano dalla mia quotidianeità. Ho vissuto l’internazionalismo e il sociale, arrivando a comprendere che l’amore e la cura per gli altri supera ogni diversità, lingua o distanza.
Ho creato, con il mio team, impatto nella mia città e impatto nella vita di studenti internazionali che, dopo 6 settimane, sono tornati a casa (e per casa intendo Indonesia, Egitto, Tunisia, India, Brasile, Messico, eccecc) portando con sè il miglior ricordo di Napoli, divenendo, ambasciatori positivi della nostra città, con una valutazione di Napoli, molto lontana da quella legata ai pregiudizi, legati alla stessa, che tutti ben conosciamo, purtroppo!
Dopo queste due esperienze, ognuna di circa 4 mesi, da buona appassionata di comunicazione, sentivo il desiderio rendere noto alla nostra città cosa significa essere giovani in Italia, o almeno il messaggio che tramite le nostre azioni, la nostra associazione vuole trasmettere, quello del “Make in Italy”.
Perchè #MakeinItaly ?
“Perché con le nostre azioni e attività vogliamo dimostrare che tutto è possibile, anche in Italia. Perché i giovani che entrano in AIESEC sono stanchi degli stereotipi e vogliono dimostrare al mondo che gli italiani non sono solamente pizza, spaghetti e mafia. Perché AIESEC è fatta da una generazione di giovani che vuole sentirsi fiera di essere italiana”.
Per tale motivo decisi, ormai 9 mesi fa, di candidarmi per la posizione di vice presidente Marketing e Pubbliche Relazioni di AIESEC Napoli Parthenope. Ed con questa ultima esperienza che ho deciso di terminare il mio percorso all’interno di AIESEC, ricordandolo come l’esperienza più formativa della mia vita. AIESEC Napoli Parthenope ha rappresentato,per me, una finestra sul mondo! Ho osservato sotto tante prospettive ogni situazione e mi sono messa in gioco riscoprendomi più forte e più consapevole di me stessa!“
*Vice Presidente Marketing e Pubbliche Relazioni
AIESEC Napoli Parthenope invita tutti gli studenti dell’Università Parthenope, Orientale e SUN a vivere un’ esperienza simile! La curiosità è il motore per crescere sempre di più ed AIESEC è un’opportunità che tutti gli studenti, come Claudia, dovrebbero regalarsi, dando valore al proprio presente e investendo sul proprio futuro!
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