Le primarie il 9 aprile sono l’ennesimo schiaffo dell’ex premier ai suoi oppositori, secondo il governatore della Puglia e candidato alla segreteria Michele Emiliano: “Renzi ha paura di perdere, però tutti coloro che hanno fatto appelli contro la scissione, a cominciare da Romano Prodi, il fondatore del Pd, lo convincano a rendere congresso e primarie una bella pagina”. Emiliano avrebbe confidato che, in caso di nuove forzature da parte di Renzi, non esiterebbe a procedere per vie legali. “I 5Stelle mi votino alle primarie”, rincara Emiliano, che partecipa a una iniziativa della Cgil dove ci sono anche Maurizio Landini, Nicola Fratoianni e Giorgio Airaudo. E intanto gli scissionisti dem si organizzano. Una lunghissima riunione ieri dei bersaniani ha deciso di organizzare subito domani una convention a Roma per fare conoscere il Movimento. Martedì poi saranno annunciati i nuovi gruppi parlamentari. Il nome sarà “Democratici e progressisti”. Prima parliamo al paese, diamo il via a una organizzazione sul territorio, perché vogliamo un Movimento aperto e plurale”, spiega Enrico Rossi, il governatore della Toscana. Il problema politico è che gli scissionionisti dem nascono come salvagente del governo Gentiloni, contro la tentazione di Renzi di anticipare a giugno le elezioni politiche. Gli ex vendoliani valuteranno invece di volta in volta se votare la fiducia al governo Gentiloni.