“Dispiace leggere che in una grande organizzazione come la Cgil si facciano liste di proscrizione di ex dirigenti sindacali a cui togliere la tessera. Mi pare che il dibattito politico stia smarrendo ogni ragionevolezza”. Lo dichiara Luisa Bossa, deputata del Pd, a proposito della notizia, riportata oggi da alcuni quotidiani, sulla raccolta di firme tra delegati della Cgil per espellere dal sindacato Cesare Damiano, Guglielmo Epifani, Teresa Bellanova, e a…ltri ex dirigenti, ora deputati, “rei” di aver votato a favore del jobs act.
” Una grande e prestigiosa organizzazione sindacale come la Cgil – dice la deputata – dovrebbe saper aprirsi al dibattito anche al suo interno, e non costruire liste di presunti infedeli. Gente come Damiano, Epifani e Bellanova ha dato, in Parlamento, un contributo fondamentale per apportare al jobs act delle modifiche che lo rendessero meno gravoso per i lavoratori. In Parlamento tutti insieme ci si attiva, nelle condizioni date, per ottenere risultati che ciascuno di noi considera positivi, o negativi, sulla base delle sue idee e dei suoi convincimenti. E’ legittimo il dissenso da parte di tutti. Ma guai a perdere rispetto per le persone, per le loro storie, per i loro sforzi. Sarebbe il caso di frenare le radicalizzazioni e di fermarci a riflettere anche sulla nostra idea di democrazia e di convivenza civile”.
1 thought on “Luisa Bossa (Pd): “No alle liste di proscrizione in casa Cgil””
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Adesso tutti a difendere i traditori! Si, traditori. Quella sopra-descritta è tutta gente che ha vissuto nella CGIL, non era solo iscritta. Quei signori e signore sono stati negli organici CGIL per anni a fare battaglie per i lavoratori. Anche contro lo smantellamento dell’art 18!
Ma in Parlamento è diverso. La cose che si sono dette per tutta la vita, vengono accantonate in favore della “genuflessione” quotidiana nei confronti di Renzi!
Basterà ricordarselo alle prossime elezioni.