Un accordo di massima sui conti italiani – rigorosamente informale – è stato raggiunto nelle ore precedenti all’approvazione della Nota di aggiornamento al Def: l’Europa è pronta a concedere quei 14 miliardi di flessibilità sul 2020 richiesti dal governo. Uno sconto significativo sull’aggiustamento delle finanze pubbliche che permette al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, di tenere il deficit al 2,2% del Pil senza scossoni e mettere in campo quella manovra “non restrittiva” promessa a metà settembre all’Eurogruppo di Helsinki. Tuttavia affinché il via libera di Bruxelles diventi ufficiale dovranno essere consumati una serie di passaggi tecnici e politici. Il calendario europeo ora prevede entro il 15 ottobre la notifica della legge di Bilancio. Per la sanità il pagamento del ticket in base al reddito e con un tetto massimo di spesa l’anno. Per la scuola un concorso per l’assunzione di 24 mila insegnanti precari. Per il fisco battaglia all’evasione con lotta ai contanti e sospensione ai commercialisti infedeli. Obiettivo: recuperare 7 miliardi.