«Vista l’emergenza del momento legata all’epidemia Coronavirus, Covid-19, vista la conclamata necessità di ampliare la disponibilità di presidi sanitari al fine di poter offrire una cura adeguata a tutti i cittadini che potrebbero averne bisogno e considerata la disponibilità, nonché il perfetto stato tecnico-strutturale del presidio ospedaliero situato nel Comune di Muro Lucano, si chiede con forza che gli Organi preposti si attivino per l’utilizzo e la messa in funzione del presidio ospedaliero di Muro Lucano per il bene dell’intera comunità lucana» si legge nella petizione lanciata sul sito change.org (che ha già superato le 1000 firme) su iniziativa del medico chirurgo di medicina generale dottor Donato Cardone per supportare la proposta di Setaro, ed indirizzata alla Regione Basilicata, all’Assessore Sanità Regione Basilicata, al Prefetto di Potenza e all’Azienda Sanitaria di Potenza. «È importante il supporto dei cittadini – ha spiegato Setaro- noi stiamo facendo l’impossibile.
La proposta è stata sottoposta anche all’Unità di crisi Regionale, e supportata anche dagli altri sindaci dell’area. In questo momento possiamo dire che andrà tutto bene solo se osserviamo le regole, ma soprattutto se facciamo presto ad organizzarci. I dati, purtroppo, ci dicono che in Italia cominciano ad esserci troppi morti. Noi, qui in Basilicata non siamo la Lombardia, né per sanità né per infrastrutture, pertanto non possiamo permetterci di avere un contagio di massa».
Un appello forte ed accorato che in poche ore ha permesso il raggiungimento oltre 1000 firme. L’ospedale -prosegue Setaro- ha una capacità di circa 80 posti letto, impianto di ossigeno nuovo e funzionante, area lavanderia e stireria, sala operatoria, impianto di riscaldamento funzionante, cucina industriale con tutte le tipologie di strumenti e attrezzature utili al suo funzionamento ed un eliporto all’interno della stessa struttura ospedaliera». Sulla questione anche un altro medico, il dottore e chirurgo Pasquale Matone si è espresso, riportando sulla sua pagina Facebook, il sostegno a Setaro.