“Il governo è nel caos, e di fatto in crisi. Bombardato quotidianamente da Renzi, sotto le minacce conservatrici di Alfano e di Cicchitto, sulle unioni gay piuttosto che sulla Bossi-Fini o la Fini-Giovanardi, l’esecutivo non sa più cosa fare. La cosa migliore è che vada a casa, elezioni al più presto, election day”. Il capogruppo di FI alla Camera, Renato Brunetta, ribadisce la linea del partito, aprendo alle proposte di Renzi per una rapdida revisione della legge elettorale in senso maggioritario, ma vincolata a un rapido passaggio alle urne, magari anche associato a quello per le elezioni europee. “Occorre approvare subito la nuova legge elettorale, che consenta la sera dello scrutinio di sapere chi è il vincitore. Con un sistema maggioritario che ci consenta soprattutto di andare a votare assieme alle europee il prossimo 25 di maggio”. La polemica di Brunetta contro il governo si concentra sulla questione dello spread, la cui riduzione non avrebbe a suo avviso nulla a che fare con l’operato dell’esecutivo. “Il grande imbroglio continua. Il merito della diminuzione dello spread non è del governo Letta, quanto dell’aumento dei rendimenti dei titoli tedeschi, i bund. Non e’ nessun merito per Letta, e’ semmai la colpa, assieme a Monti, di aver distrutto l’economia italiana: disoccupazione raddoppiata, debito al 130%, pressione fiscale alle stelle”.