L’Etna è tornato ad eruttare, con una forte attività esplosiva registrata nel cratere di sud-est. Dopo la spettacolare esplosione del pomeriggio è cominciata l’eruzione vera e propria con una potenza considerata dai tecnici dell’Osservatorio etneo «dalla potentissima spinta», in grado di produrre una fontana di lava alta 50 metri che ha alimentato il lungo fiume di lava diretto dentro la Valle del Bove, nel versante orientale del vulcano. La lava, che ha determinato una pioggia di cenere e pietre su Catania e buona parte della provincia etnea, si è esaurita nel giro di poco più di un’ora. L’evento non desta comunque preoccupazione tra gli esperti. Stefano Branca, direttore dell’Ingv a Catania, assicura che fa parte della normale attività del vulcano. L’aeroporto Fontanarossa è stato comunque chiuso per garantire la sicurezza dei voli