AGLI occhi dei soccorritori si è presentata una scena straziante. Un bimbo di 7 anni morto, con il volto tumefatto. La sorellina, di un anno più grande, con evidenti segni di percosse; una bimba di 4, illesa. La tragedia si è consumata in un appartamento di un vecchio edificio di Cardito, un centro a una manciata di chilometri da Napoli. Ad allertare i carabinieri una telefonata di qualcuno che avrebbe sentito le urla dei bambini. Le indagini si sono subito indirizzate sulla pista della lite in famiglia.
GLI INVESTIGATORI hanno sentito a lungo la mamma dei tre ragazzi, una donna di 30 anni, ed il suo compagno, un cittadino italiano di origini straniere, di 24 anni. L’uomo è stato fermato. La piccola, in gravi condizioni ma non in pericolo di vita, non sa ancora che il fratellino è deceduto. Agli agenti ha raccontato che il compagno della mamma si sarebbe accanito contro di lei e il fratellino con una scopa, tra l’altra notte e ieri mattina, per poi uscire di casa e fare ritorno più tardi. La coppia viveva a Cardito da un paio d’anni. I bambini sono nati da una precedente relazione della donna. Una famiglia tranquilla, dicono i vicini. Qualcuno però sussurra che tra i due sabato ci sarebbe stato qualche screzio. Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli Nord, puntano a ricostruire quanto è accaduto e per questo gli agenti hanno ascoltato sia la donna che l’uomo che di professione fa l’ambulante ed è conosciuto a Cardito. Gli inquirenti vogliono ricostruire cosa abbia fatto quest’ultimo nella mattinata. Dinanzi alla palazzina si è subito radunata una folla di curiosi. Sdegno e dolore è stato espresso per quanto è accaduto. Nel tardo pomeriggio, quando la madre del bambino è stata portata in commissariato ad Afragola per essere ascoltata, alcune donne presenti in strada e residenti vicino al palazzo l’hanno offesa pesantemente. C’è anche preoccupazione per la bambina ferita, anche se dall’ospedale Santobono di Napoli trapela che non è in pericolo di vita, anche se i medici dicono che sono evidenti i segni di percosse e che c’è bisogno di un monitoraggio continuo. Ad esprimere il dolore dell’intera comunità di Cardito, cittadina alla periferia nord di Napoli che conta oltre 20mila abitanti, è stato il sindaco Giuseppe Cirillo, tra i primi ad arrivare nell’abitazione dove è accaduto il fatto. «SONO sconvolto, queste cose non dovrebbero mai accadere, un bimbo non può morire così. Queste cose le vedi in tv ma quando capitano sulla tua pelle non riesci a capacitartene», ha aggiunto il sindaco precisando che la famiglia non era seguita dai servizi sociali perché fino a questo momento non c’erano stati mai problemi. Il sindaco ha detto di conoscere la famiglia dell’uomo che, benché di origini straniere, era da tempo residente a Cardito. «Ora lasciamo lavorare gli inquirenti ma provo tanto dolore per quanto accaduto», ha concluso allontanandosi con gli occhi lucidi.