Avv. Claudio Panarella – Foro di Napoli
La class action è un atto legale volto per far valere, ,la tutela di diritti collettivi ed in generale si usa per i consumatori ma si puo’ ampliare a categorie intere che subiscano un danno . In questi giorni se ne parla come una azione risarcitoria di una o piu’ categorie di lavoratori messe insieme .
Ma cosa li puo’ istigare ad agire legalmente ? solo se le categorie dimostrano il verificarsi di un danno e intendano agire per ottenere un risarcimento collettivo da parte di associazioni o dai comitati.
La class action può essere esercitata anche nei confronti delle pubbliche amministrazioni inefficienti che abbiano leso interessi o provocato dei danni ai singoli cittadini.
Altra domanda è : chi non partecipa alla class action non ottiene gli eventuali ristori ? Tranquilli non impedisce a chi non vi ha partecipato di agire individualmente per il medesimo problema davanti al giudice competente. Ma Veniamo ai Diritti cosa viene tutelato ? È credibile una class action solo con il presupposto che i diritti tutelati siano analoghi tra loro e non disuguali.
In particolare si deve trattare di: diritti al risarcimento del danno derivante da pratiche scorrette o comportamenti anticoncorrenziali. La class action inizia, come ogni processo, con la stesura di un atto che deve avere persone capaci e competenti nel redigerlo , assumendosi una responsabilità giuridica dell’atto , poi questo va notificato non solo allo Stato che si presume stia arrecando danni , ma anche al P.M. ( Pubblico Ministero ) presso il tribunale competente. Il P.M. può intervenire solo per la verifica dei requisiti di ammissibilità ( per questo se non ci si rivolge ad avvocati esperti per il tramite di serie associazioni di categorie si rischia una rigetto ) Nella prima udienza il tribunale deve solamente valutare come un filtro se è ammissibilità la domandaproposta, leggendosi ed esaminando gli atti e documenti esibiti , poi se ritiene sente le parti o un rappresentante di esse munito di procura ed assume, se lo ritiene sommarie informazioni, proprio per verificare se la domanda ha un fondamento di diritto e se materialmente esiste un danno.
Il problema attuale degli artigiani o pmi che vogliano agire contro lo stato per le chiusure dei negozi ed attività è che il danno da un lato è certo , ma come lo si fa a comparare se dall’altra parte vi è una pandemia seria e conclamata in atto il cui diritto alla salute collettiva supera ogni e qualsiasi diritto? – A questo punto è fondamentale che l’associazione di categoria si sia rivolta ad uno Studio legale di esperti e di qualità, proprio per non incorrere nel rigetto. Purtroppo oramai con il grande deficit professionale culturale e di oggettiva preparazione dei tanti e troppi avvocati , si creano seri e grossi rischi di imprecisione negli atti giudiziari. Oggettivamente la spiegazione sta nel fatto che seri precisi attenti e bravi professionisti andrebbero per il loro lavoro, ben pagati, mentre la maggior parte delle volte il principio secondo il quale si aderisce alla class action è che sia gratuita quindi anche l’associazione di categoria si apre sul mercato con una ricerca basata presumibilemente ad un asta al ribasso, che equivale ad una professionalità estratta da un pallottoliere, (dove gli avvocati aderenti gratuitamente a svolger il lavoro, probabilmente valutano la possibilità di un costo beneficio nella pubblicità che gli si fa, ma di converso è facile comprendere che se si è a livello iniziale che si cerca pubblicità , si è ad un livello professionale non tra i piu’ qualificati)
Se il tribunale dichiara ammissibile la domanda accetta l’azione, ed il giudice emette un’ordinanza fissando dei termini con le modalità più adeguate per rendere pubblica l’azione per consentire agli interessati di aderirvi; contemporaneamente decide il modo di sviluppare la procedura per la prosecuzione del vero e proprio processo; chiede la eventuale presentazione di ulteriori prove o argomenti oltre quelli principali indicati ed esibiti nel primo atto e avvia l’istruttoria della causa, avverso la quale l’Avvocatura dello Stato svolge le sue resistenze e controdeduzioni . Insomma è una battaglia difficile ed impari anche perché da una parte dei “ privati “ cittadini chiedn giustizia allo “ Stato “ ovvero il Tribunale , contro lo Stato ovvero il Governo , difeso dallo Stato , Avvocatura dello Stato …. Mi domandano ancora : come si fa ad aderire a una class action .
Chi ritiene di avere le caratteristiche di “ parte “ e che è venuto a conoscenza della pubblicazione della notizia su quotidiani o su internet , puo’ aderirvi presentando un’apposita domanda di adesione al Tribunale . La domanda avviene attraverso la sottoscrizione dell’atto di adesione contenente: l’elezione di domicilio, l’indicazione degli elementi costitutivi del diritto fatto valere accompagnato dalla relativa documentazione probatoria ( la legge non prescrive l’assistenza di un avvocato ma come si pensa che un privato sappia cosa scrivere documentare ed esibire contro lo Stato che, agguerrito e ben gestito è pronto a dar battaglia ?) è questa una delle classiche trappole della class action , fan credere che non serva un avvocato cosi che la battaglia sia impari , da un lato il povero consumatore o imprenditore o artigiano spaesato e privo di tutela , dall’altro il meglio dell’avvocatura dello Stato ed il Giudice stesso che notoriamente pende dalla parte dello Stato che gli da da vivere )
L’atto di parte che voglia aderire deve essere depositato in cancelleria, anche tramite il proponente, a pena di decadenza entro il termine perentorio fissato dal tribunale che non deve essere superiore a 120 giorni dalla scadenza di quello fissato per l’esecuzione della pubblicità a carico del proponente. Ma qual è poi l’altra trappola nella quale si cade per i poveri aderenti alla class action che nessuno gli dice ? I consumatori aderenti alla class action rinunciano automaticamente al diritto di poter esercitare qualunque altra azione individuale restitutoria o risarcitoria fondata sul medesimo titolo oggetto della class action.