I principali quotidiani di oggi dividono l’apertura fra le notizie sulla strage in un college in Oregon, dove un uomo ha sparato uccidendo 13 persone ed è stato poi ucciso dalla polizia, e il voto favorevole del Senato sul primo articolo della riforma istituzionale che modifica le funzioni e le modalità di elezione del Senato, con l’attesa per il voto sull’articolo 2 che dovrebbe essere votato a scrutinio segreto.
Politica interna
Senato: al termine di una mattinata caotica i senatori hanno approvato il “canguro” a firma Roberto Cociancich che, riscrivendo il comma 5 dell’articolo 1, fa decadere tutti gli altri emendamenti. La riscrittura recepisce uno dei tre emendamenti che rafforza le funzioni del Senato delle Autonomie, ma la soddisfazione della maggioranza riguarda soprattutto i numeri con i quali l’emendamento Cociancich è passato, ben 177 voti, un record a Palazzo Madama per il governo Renzi. Dalla sinistra del Pd sono giunte invece critiche al fatto che le scelte parlamentari del partito fossero sostenute in aula da senatori del gruppo di Verdini. Sull’articolo 2 si è poi scatenata la battaglia di emendamenti e subemendamenti al comma 5, sul quale le opposizioni hanno chiesto ripetutamente il voto segreto, scontrandosi con il presidente Grasso; previsti per oggi almeno 3, se non 5 voti segreti sull’articolo 2.
Ruby ter: il gip, su istanza della Procura di Milano nel procedimento in cui Silvio Berlusconi è accusato di corruzione, ha deciso di domandare al Senato l’autorizzazione a utilizzare processualmente contro l’ex parlamentare, non intercettato, 11 delle 29 sue conversazioni telefoniche captate indirettamente sui telefoni di due ragazze, nelle quali l’ex premier risponde alle richieste pressanti di denaro subordinando queste dazioni all’atteggiamento processuale che avrebbero tenuto le due testi, all’epoca costituite parte civile nei suoi confronti, e richiedendo la revoca della costituzione di parte civile a lui pregiudizievole. Le pressioni sulle testimoni avrebbero sortito effetto, poiché una delle due si sottrasse in seguito volontariamente ai suoi obblighi di testimonianza. Secondo i pm incaricati dell’inchiesta Berlusconi puntava a nascondere il fatto che le “cene eleganti” consumate quando ancora era presidente del consiglio fossero dei veri e propri festini a luci rosse.
Politica estera
Siria: seconda giornata di raid russi, con l’aviazione che ancora una volta ha preso di mira diverse formazioni ribelli ma non lo stato islamico, anche se la versione ufficiale parla di 5 siti legati all’Isis colpiti. Il Cremlino ha presentato le incursioni come copia di quelle della coalizione ed il ministro degli esteri russo ha sostenuto che gli insorti dell’Esercito libero siriano, filoccidentale, non sono “terroristi” e dovrebbero essere inclusi in un eventuale negoziato, ma l’apertura stride con la realtà degli ordigni sparati sui medesimi insorti considerati amici dell’Occidente. Gli Stati Uniti appaiono confusi e dicono di non capire le intenzioni russe, ieri tra evidenti tensioni le due parti hanno avuto un primo contatto via teleconferenza, Mosca ha chiesto di avere campo libero ma il Pentagono ha replicato confermando che le missioni americane continueranno.
Israele: ancora sangue nei Territori, una giovane coppia israeliana è stata uccisa ieri sera nel nord della Cisgiordania, sulla strada che collega due colonie israeliane. Le forze armate hanno avviato immediatamente una vasta operazione notturna, considerata la zona in cui è avvenuto il fatto non si esclude che si sia trattato di una vendetta alla cieca per la morte di un 26enne palestinese ferito dai militari due settimane fa. Da questa estate la tensione fra Gerusalemme e Cisgiordania non ha fatto che crescere, Tel Aviv ha deciso di inasprire pene e sanzioni per chi lancia sassi molotov e fuochi d’artificio, ma intanto le trattative di pace con l’Autorità nazionale palestinese si sono impantanate senza apparente possibilità di ripresa, nonostante le esortazioni di Netanyahu, respinte da Abu Mazen che chiede il rispetto degli impegni presi a Oslo vent’anni fa come condizione per la ripresa dei negoziati.
Economia e Finanza
Spending review: Matteo Renzi aveva promesso un processo di tagli senza precedenti, con 10 miliardi di risparmi ed un cambio di passo sulle spese di Comuni e Regioni, ma a pochi giorni dall’approvazione della legge di Stabilità per il 2016 è ormai certo che quel risultato non sarà centrato. Le resistenze, i distinguo, l’incapacità delle burocrazie e dei ministri di imporre soluzioni razionali ha avuto la meglio, così anche quest’anno i risparmi arriveranno con la regola dei tagli lineari del tre per cento ad ogni ministero, ed il contributo della spending review alla manovra varrà sei o sette miliardi su un totale al momento stimato in 27. Per far tornare i conti si spera nelle entrate della sanatoria sui capitali all’estero e nell’indulgenza della Commissione Juncker. Il governo chiede pazienza, perché la revisione della spesa è un processo lungo e complesso e la riforma Madia della Pubblica amministrazione darà frutti, ma i fatti per ora non aiutano a crederci.
Mercato dell’auto: l’Italia sembra non risentire dei problemi Volkswagen e chiude settembre con un progresso del 17,2% nelle immatricolazioni che, dall’inizio dell’anno, sono incrementate del 15,32%. Se questo trend fosse confermato nell’ultimo trimestre dell’anno, il 2015 si chiuderebbe a quota 1.568.000 consegne, sottolinea il presidente del Centro studi Promotor. Il problema Volkswagen resta, ma sembra più psicologico che reale, l’Anfia ricorda che dal primo di settembre le nuove vetture sono esclusivamente Euro 6 sia per i modelli diesel che per i benzina, quindi assolutamente non toccate dal problema del software che misura le emissioni. Intanto è stato reso noto il numero delle vetture circolanti in Italia con il motore incriminato, la filiale della casa tedesca ha fatto sapere che si tratta di 648.458 veicoli che verranno richiamati per essere sistemati senza alcun costo per il cliente.