Politica interna
Riforme: Matteo Renzi sferra la prima mossa del 2014, inviando ai segretari di partito una lettera nella quale propone tre soluzioni per il nuovo sistema di voto in sostituzione del Porcellum. Modello spagnolo, Mattarellum rivisto in senso meno proporzionale, doppio turno come quello usato per l’elezione dei sindaci, queste le proposte “maggioritarie” avanzate dal segretario del Pd, che non dimentica la riforma del Senato, che vorrebbe trasformato in Camera delle autonomie locali con la cancellazione di ogni indennità per i senatori, ed infine la modifica del Titolo V della Costituzione. Berlusconi accoglie l’invito di Renzi ma rilancia sull’election day, chiedendo che a maggio si voti sia per le europee che per le politiche; Alfano del Nuovo Centro Destra si dice pronto a lavorare sul modello dei sindaci, mentre dal M5S arriva la solita chiusura con Grillo che definisce il sindaco di Firenze “un provocatore”. Non entra nel merito il Presidente del Consiglio Letta, il quale ha già però detto di essere favorevole a qualsiasi riforma che “rafforzi il bipolarismo e consenta ai cittadini di scegliersi veramente gli letti”.
Bossi-Fini: nel corso della segreteria del Pd convocata domani a Firenze da Matteo Renzi si parlerà della modifica della legge, con l’immediata abolizione del reato di clandestinità e la riduzione dai 18 di oggi a due soli mesi di permanenza nei Cie, centri di identificazione ed espulsione. Si annuncia una rivoluzione radicale nelle politiche sull’immigrazione, il responsabile del welfare nella segreteria Pd, Davide Faraone, dice che “da un punto di vista culturale la Bossi-Fini non è riformabile” perché “la risposta repressiva non risolve il problema del governo dei flussi migratori”. Già si parla di revisione del meccanismo delle quote dei flussi, con accordi bilaterali con i Paesi di origine dei flussi migratori, ma la vera novità dovrebbe essere l’apertura di sedi distaccate del Collocamento presso le ambasciate italiane all’estero.
Processo Ruby: con qualche giorno di anticipo rispetto al previsto Silvio Berlusconi ha presentato ricorso per chiedere di cancellare la sentenza con cui più di sei mesi fa i giudici lo hanno condannato a sette anni di carcere per concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile. Secondo i legali del leader di Forza Italia mancherebbero i presupposti per entrambi i reati; tra i punti cardine dell’atto di impugnazione ci sono le dichiarazioni con cui la giovane marocchina ha sempre negato di aver fatto sesso, men che meno a pagamento, con l’allora presidente del Consiglio.
Politica estera
Medio Oriente: il segretario di Stato americano John Kerry è tornato ieri a Gerusalemme accompagnato da un’atmosfera di profondo scetticismo sulla possibilità di rilanciare concretamente i negoziati tra israeliani e palestinesi. Si tratta della sua decima missione nella regione in meno di un anno; Kerry ha incontrato ieri in serata il premier Netanyahu, oggi lo rivedrà prima di andare a Ramallah per parlare con il presidente palestinese Mahmoud Abbas, e la sua spola potrebbe continuare fino a domenica. “Vorremmo concludere un accordo quadro complessivo su cui lavorare nei prossimi mesi. Ora sappiamo tutti quali sono i problemi sul tavolo e i loro parametri. Nelle prossime settimane i due leader dovranno prendere decisioni dure” ha dichiarato l’americano, mentre vicino a lui il premier israeliano non ha perso l’occasione per accusare Abbas ed i leader palestinesi di “non esser interessati alla pace”.
Germania: il via libera alla circolazione in Europa dei cittadini romeni e bulgari mette in crisi la nuova Grande Coalizione creata dal centro destra della Merkel con il centrosinistra della Spd. I cristiano-democratici della Cdu avrebbero già pronto un documento che sembra azzerare buona parte dei diritti affermati dalla Ue in base al principio della libera circolazione delle persone e del lavoro umano, ma l’Spd quel documento non pare davvero disposta a votarlo e parla di “proposte stupide”. Si vedrà in Parlamento se l’incrinatura verrà sanata o si trasformerà in una vera frattura politica.
Economia e Finanza
Conti pubblici: secondo il Tesoro continua il miglioramento del fabbisogno statale, anche se per il 2013 si assottiglia ad appena 1 miliardo di euro, rispetto ai 15 del 2012 sull’anno precedente. In realtà, secondo quanto comunicato dal ministero dell’Economia, il fabbisogno annuo del settore statale si è attestato a 79,7 miliardi contro i 49,5 del 2012, quindi in peggioramento, ma una nota diffusa da Via XX Settembre spiega che il risultato sconta operazioni straordinarie, fra le quali lo sblocco dei pagamenti dei debiti pregressi della pubbliche amministrazioni, la partecipazione all’aumento di capitale della Bei ed i bond a favore di Mps. Escludendo dunque alcune importanti partite di entrata e spesa “ininfluenti ai fini del computo dell’indebitamento netto” il fabbisogno del settore statale secondo il Tesoro risulta inferiore a quello del 2012 di oltre un miliardo di euro. Dal mercato arrivano dati positivi soprattutto per ciò che riguarda lo spread, sceso verso i 200 punti base ed attestatosi a fine seduta a quota 203, mentre il tasso sul decennale del Tesoro scivola sotto il 4% per la prima volta dal maggio scorso.
Tassazione immobili: per le tasse sulla casa il 2014 si apre come si era chiuso il 2013, nella totale confusione di un infinito cantiere. La Tasi non ha ancora fatto il suo debutto e già si prepara ad essere modificata di nuovo, il sottosegretario Baretta ha annunciato che la settimana prossima il governo potrebbe presentare un emendamento per ritoccare le aliquote della nuova tassa e permettere ai Comuni di colmare il buco da 1,5 miliardi di euro che secondo i sindaci sarebbe causato dal nuovo prelievo. In cambio l’Anci promette di aumentare le detrazioni in modo tale da esentare gli stessi proprietari di prime case che già non pagavano l’Imu. Per le seconde case invece si preannuncia, nel caso in cui l’emendamento dovesse essere effettivamente introdotto, un vero e proprio salasso, visto che la maggior parte dei Comuni ha già portato l’aliquota fino al massimo consentito del 10,6 per mille.
Fiat: la Borsa promuove a pieni voti l’acquisizione del 100% di Chrysler da parte della casa automobilistica torinese, mentre già ieri sulle prime pagine di Wall Street Journal e Financial Times si leggevano giudizi positivi nei confronti del Lingotto. Il presidente di Confindustria Squinzi giudica l’operazione “assolutamente positiva per Fiat”; si dividono invece i sindacati, la Uil parla di “evento storico che crea prospettive per il Paese”, la Cisl rivendica il ruolo dei sindacati che hanno firmato le intese con Fiat, mentre la Fiom chiede subito chiarimenti sui futuri investimenti del Lingotto in Italia, come fa anche la segretaria Cgil Camusso, che auspica sia mantenuta l’italianità di direzione strategica e progettazione.