Riforma della scuola – Matteo Renzi illustra la sua “Buona Scuola” con un mezzo nuovo, diretto e fruibile da tutti. In un video di 18 minuti girato nella Biblioteca di Palazzo Chigi, il premier spiega i punti positivi della riforma e sfata i falsi miti, utilizzando lavagna e gessetti colorati. Sottolinea che l’alternanza scuola-lavoro servirà a ridurre quel 44% di disoccupazione giovanile, che gli aumenti agli insegnanti verranno dati in base al merito e che non si avranno “presidi-Rambo” che assumono gli amici degli amici. Inoltre, ribadisce che non ci saranno licenziamenti, che le aziende non avranno ruoli nei consigli di istituto e che i giorni di vacanza degli studenti non saranno toccati.
Sondaggio Regionali – Le elezioni amministrative sono alle porte e il Corriere della Sera pubblica un’indagine realizzata da Ipsoa per il quotidiano su due Regioni chiave: Liguria e Campania. La partita nella prima è più che mai aperta: la candidata del Pd, Raffaella Paita, è stimata tra il 28 e il 31% dei voti validi, insidiata da vicino da Giovanni Toti (Forza Italia), oggi tra il 26 e il 29%, che può quindi competere per la vittoria. Ma i problemi della Paita arrivano anche dalla candidatura di Luca Pastorino, sostenuto dalla sinistra dem, che ha un consenso potenziale tra il 10 e il 13%. Anche la Campania è piuttosto contesa, ma Vincenzo De Luca (Pd) è in vantaggio sul governatore uscente del centrodestra Stefano Caldoro, pur senza un margine che ne garantisca la vittoria. Sembra quindi che le pesanti critiche che hanno investito il candidato dem per le limitazioni della legge Severino e per la composizione delle liste non abbiano avuto grande impatto sugli elettori.
I partiti – Il disagio all’interno della minoranza Pd è sempre più forte. Dopo il gelo di Renzi di fronte all’ipotesi di abbandono di Fassina, il dissidente dem non replica e si concentra sul ddl scuola. I leader della sinistra Pd lo implorano di non abbandonare, mentre Roberto Speranza è preoccupato per il malessere della base e dice che, dopo il voto del 31 maggio, servirà una riflessione seria su cosa è il Pd. Non vanno meglio le cose in Forza Italia, dove Raffaele Fitto è ormai pronto alla scissione. Oggi Silvio Berlusconi sarà in Puglia, terra natia del frondista e campo di battaglia politica tra i due, per sostenere la sua candidata, Adriana Poli Bortone.
Politica estera
Emergenza immigrazione – La Commissione Ue vara il piano sui migranti, che dovrà essere approvato entro il 26 giugno. Con una decisione storica l’Unione decide di farsi carico collettivamente della questione dei flussi migratori. Il pacchetto prevede navi contro i barconi dei trafficanti e quote obbligatorie per quanto riguarda l’accoglienza nei vari Paesi. L’Italia dovrà ricevere l’11,84% dei richiedenti asilo già presenti nella Ue e il 9,94% dei 20mila previsti da Paesi terzi. Ma il fronte degli oppositori all’Agenda europea sulla migrazione è nutrito: in prima fila ci sono la Gran Bretagna, i Paesi baltici e dell’Est.
Vaticano-Stato Palestinese – La diplomazia di papa Francesco si estende da Cuba alla Terra Santa. Dopo il Paese di Fidel Castro ora è la volta di quello di Yasser Arafat. La Santa Sede e lo «Stato di Palestina» hanno raggiunto un accordo bilaterale che sarà firmato in un prossimo futuro e segna un’ulteriore riconoscimento da parte vaticana dell’esistenza di un’entità statale nei territori controllati dall’Autorità palestinese. La decisione, annunciata al termine della riunione plenaria tra le due delegazioni, è stata accolta con «delusione» da Israele, che sostiene che la posizione presa dal Vaticano non agevolerà il processo di pace.
Pensioni – Il ministero dell’Economia, in vista del Consiglio dei ministri di lunedì, sta mettendo a punto il decreto che potrebbe risolvere il nodo pensioni, dopo la bocciatura della norma Fornero da parte della Corte costituzionale. L’intenzione è quella di avviare un rimborso graduale: pieno per la parte di assegno fino a 1.500 euro mensili, per poi scendere a zero una volta superata la soglia dei 2.500 euro. In questo modo l’esborso immediato sarebbe pari a circa 2,5 miliardi. Nel governo intanto si fa strada l’ipotesi di rimandare tutto a dopo le elezioni regionali.
Dati Istat – L’attività produttiva è tornata a crescere in Italia, e nei primi tre mesi del 2015, dice l’istituto di statistica, ha registrato un aumento dello 0,3%. Si tratta del primo dato positivo dopo cinque trimestri. La spinta arriva da agricoltura e industria, con la domanda interna in ripresa. Per i brindisi però è ancora presto, perché le stime sull’inflazione ci vedono tornare nuovamente in deflazione. Non solo: il nostro dato si confronta con il +0,9% della Spagna e il +0,4% dell’Eurozona. Un risultato positivo ma non entusiasmante, come ha sottolineato il presidente di Confindustria Squinzi.