Matteo Renzi

Politica Interna

Renzi: Da Modena il primo ministro italiano ha confessato di aver sbagliato a personalizzare il referendum, dal momento che “non è una battaglia di uno”, come riporta il Corriere della Sera. E ha rilanciato promettendo che i 500 milioni risparmiati dai tagli della riforma costituzionale verranno utilizzati per la lotta alla povertà. Renzi ha continuato citando i vantaggi della riforma, rivolgendosi agli elettori (in orbita Lega e M5S) volenterosi di modificare quello che definisce “il sistema politico più costoso del mondo”. Non sono stati risparmiati gli oppositori della minoranza Pd, a cui Renzi ha promesso che non si fermerà e che per risolvere le questioni del partito dovranno aspettare il Congresso. A tal proposito il segretario del Pd ha rievocato gli screzi passati della sinistra, parlando di una “sindrome Bertinotti”. Sui problemi attuali Renzi ha annunciato che dovranno essere trovate maggiori risorse per le pensioni mentre sull’immigrazione ha parlato di “difendere la nostra identità”.   

Roma: La giornata odierna in consiglio comunale si concentrerà soprattutto sull’attacco delle opposizioni nei confronti di Muraro, a cui chiederanno delucidazioni sui rapporti con Ama e con alcune figure di Mafia Capitale. Mentre Raggi continua a sostenere l’assessora, il consigliere Paolo Berdini ammette che in caso di indagini le cose potrebbero cambiare nei rapporti tra M5S e Muraro. Sullo sfondo il problema rifiuti, che la deputata M5S Carla Ruocco sostiene sia risolto, pubblicando online foto di cassonetti vuoti. Ieri il consiglio si è scontrato sulla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024, con la bocciatura della mozione di Fassina per indire un referendum e chiedere il parere dei cittadini. Il M5S sembrerebbe deciso a rispettare la linea iniziale ed evitare la candidatura, ma un nuovo incontro è probabile prima di una decisione definitiva.

Politica Estera

Erdogan-Putin: Momenti di disgelo nell’incontro tra i massimi rappresentati di Turchia e Russia. Dopo la crisi del jet russo abbattuto il 24 novembre 2015, i rapporti tra i due leader avevano toccato i minimi storici con embargo e sanzioni da parte della Russia. Il riavvicinamento culminato nell’incontro di ieri ha portato alla decisione di Putin di eliminare gradualmente le sanzioni, così da inaugurare un nuovo ciclo di relazioni. Apertura quindi, ma con prudenza. Tra le iniziative discusse anche il Turkish Stream, gasdotto che dovrebbe collegare le due nazioni e portare gas eventualmente anche in Europa. Sulla questione Siria il discorso è stato invece rimandato, a causa di forti divergenze su Assad e curdi.    

 

Serraj: In un’intervista al Corriere della Sera, il premier libico Fayez Serraj specifica di aver chiesto aiuto agli Usa per sbloccare una situazione di guerriglia che stava frenando le armate libiche. Serraj conferma anche di aver chiesto l’aiuto dell’Italia, specificando però che preferirebbe un aiuto umanitario con interventi medici e ospedali da campo. Oltre a questo preziosi sono l’utilizzo della base di Sigonella e le attrezzature (visori notturni, giubboti anti proiettili) inviate dall’Italia. Sulle infiltrazioni dell’Isis tramite barconi di migranti Serraj ha ammesso che il rischio è alto e che per risolvere il problema Italia e Libia dovranno collaborare, per contenere l’immigrazione tramite aiuti nei paesi di origine.  

 

Siria: La situazione umanitaria di Aleppo è a livelli critici. Lo conferma l’Onu che ha per questo richiesto una tregua di 48 ore per poter ripristinare i servizi minimi e impedire il dilagare di infezioni e morti. Il conto attuale parla di due milioni di civili senza luce né acqua in seguito ai ripetuti bombardamenti in tutta la città. Lo scontro intanto prosegue, con governo e ribelli che continuano ad ammassare truppe per cercare di trovare un punto debole nelle difese avversarie.

 

Economia e Finanza

Btp: Nuovo record per il rendimento dei Btp decennali, che ieri per qualche ora ha toccato il valore di 1,10% (chiudendo la giornata a 1,12%) superando il precedente minimo di 1,13% risalente a marzo 2015. La tendenza è generalizzata, con tutti i principali titoli di stato in discesa. Il merito è delle politiche monetarie espansive messe in atto da tutte le banche centrali (ad eccezione della Fed), che acquistando ogni mese titoli pubblici abbattono i rendimenti. Tutto ciò si tradurrà in un risparmio sui pagamenti degli interessi da parte dello Stato, quantificato in più di un miliardo rispetto al 2015 (68,4 contro 66,9). Questo risparmio non si è però riflettuto finora in una politica di investimenti pubblici più aggressiva. E inoltre il minor rendimento rende sempre meno convenienti gli acquisti di titoli di stato rispetto al rischio che rappresentano.

 

Banche: Fabi, il sindacato dei bancari, sta lavorando alla possibilità di un prepensionamento di 22-24mila lavoratori, a cui si aggiungerebbero i 28mila già previsti. La condizione richiesta dal sindacato sarebbe quella di rendere volontari i prepensionamenti ed evitare in ogni modo licenziamenti e indennità di disoccupazione. Si andrebbe così nella direzione auspicata a più riprese da Visco e Padoan per un ridimensionamento del settore, che ad oggi conta 299mila dipendenti. In precedenza le banche avevano fatto richiesta, tramite l’associazione Abi, di sospendere temporaneamente le donazioni di 200 milioni annui da indirizzare agli ammortizzatori sociali degli altri settori. La richiesta è stata però bocciata e finora la situazione è rimasta invariata.