Politica interna
Matteo Renzi – Parlando a “Repubblica delle idee”, manifestazione genovese organizzata dal quotidiano di Ezio Mauro, ha difeso con forza l’operato di Marino e Zingaretti ed è tornato a escludere le dimissioni del sottosegretario Ncd, Giuseppe Castiglione, indagato nell’inchiesta di Mafia Capitale. Secondo il Premier è sbagliato chiedere un passo indietro per un avviso di garanzia, ma se arriveranno le condanne bisognerà essere senza pietà e mettere i corrotti fuori per sempre dalla politica. Renzi è poi tornato sui risultati delle elezioni regionali, rivendicando la sostanziale vittoria del Pd, partito che gode del “consenso più forte di tutta la sinistra europea”. L’inattesa sconfitta in Liguria continua però a produrre polemiche interne e potrebbe aprire un dibattito sulla validità delle primarie, ma a una condizione: “Una volta esaurita la discussione dovrà essere chiaro che tutti si devono adeguare alle decisioni prese”. Infine, i prossimi passi del governo: no al reddito di cittadinanza, su cui il M5S continua a incalzare i democratici, ma che Renzi definisce come un provvedimento “non di sinistra”; dall’altra parte, arriva l’apertura sulla riforma della scuola nei confronti della minoranza interna, perché “c’è bisogno di ascoltare”.
Coalizione sociale – La nuova creatura di Maurizio Landini ha esordito ieri a Roma con la prima delle due giornate organizzate per mettere a confronto le realtà vicine al progetto e contarsi. A fianco del mondo tradizionale della sinistra, dall’Arci ai movimenti studenteschi fino ad alcune associazioni del terzo settore, in platea sono spuntati a sorpresa rappresentanti di associazioni di professionisti, avvocati e partite Iva. Da parte sua Landini ha voluto ribadire che il nuovo movimento non si farà “ingabbiare in un partito”, ma rappresenta piuttosto l’opportunità per ricostruire la politica. Atteso per oggi il discorso di chiusura di Stefano Rodotà.
Politica estera
Immigrazione – Ha avuto luogo ieri al largo delle coste libiche un’imponente operazione di salvataggio, cui ha partecipato anche una nave della Marina britannica che trasportava il Ministro della Difesa, Michael Fallon. Il Ministro ha avuto poi modo di richiamare l’Europa ha un maggior impegno per contrastare un fenomeno che potrebbe diventare di “dimensioni colossali”. Imbarcazioni della marina italiana, tedesca, irlandese e appunto britannica hanno ricevuto una serie di richieste d’aiuto da parte di barche e gommoni alla deriva nel Mediterraneo e hanno tratto in salvo circa tre mila migranti, attesi nelle prossime ore nei porti italiani. Intanto dalla Libia arrivano notizie inquietanti sulle attività in espansione dell’Isis, che avrebbe rapito 86 migranti eritrei cristiani in transito nel Paese e diretti verso Tripoli.
G7: Il vertice internazionale si apre oggi ad Elmau, con Angela Merkel nelle vesti di padrona di casa. I punti in agenda sono la riforma delle attività d’intelligence dopo lo scandalo della Nsa, la crisi greca, l’Isis, il trattato Ttip e la lotta ai cambiamenti climatici. Infine caldissimo è anche il dossier dei rapporti con la Russia. Quest’ultima è il grande assente alla riunione dei grandi della terra, ma il recente nuovo deterioramento della situazione nell’Ucraina orientale e l’aggressività delle esercitazioni militari del Cremlino ai confini dell’Europa ne faranno il convitato di pietra: gli Usa porteranno ancora avanti la linea dura, proponendo un nuovo round di sanzioni dopo le violazioni degli accordi di Minsk e l’installazione di nuovi impianti missilistici con vettori a medio raggio in Europa. Intanto da Sarajevo arriva il monito di Papa Francesco: “Nel mondo c’è un clima di guerra”.
Economia e Finanza
Confindustria – In occasione dell’assemblea dei Giovani di Confindustria, il Presidente Giorgio Squinzi ha promosso il Jobs Act ma ha incalzato l’Esecutivo ricordando che un singolo provvedimento non può cambiare le sorti dell’economia italiana, la quale ora ha “un disperato bisogno di crescita” e che con una ripresa “da prefisso telefonico” e senza occupazione andrà incontro a “problemi seri per il welfare, a partire dalla sanità”. Il Governo era rappresentato dal Ministro Boschi, che ha voluto rassicurare gli industriali sulla nuova normativa per la Class action, proposta dai 5Stelle e votata all’unanimità pochi giorni fa alla Camera: “Sicuramente al Senato ci sarà bisogno di alcune modifiche”.
Grecia – Secondo indiscrezioni, smentite da Atene, il Presidente della Commissione Ue Juncker avrebbe rifiutato di rispondere a una chiamata telefonica del Premier greco Tsipras, viste le tensioni degli ultimi giorni innescate dalla sonora bocciatura greca della cosiddetta proposta Juncker. Il leader di Syriza ha invece annunciato ieri che vedrà Merkel e Hollande a Bruxelles il 10 giugno, in quello che dovrebbe essere il primo passo per un rapido accordo conclusivo sul debito greco. Il tempo per evitare il default è infatti quasi scaduto, con il Fmi che entro la fine di giugno dovrà recuperare da Atene 1,5 miliardi di euro.