In evidenza sui maggiori quotidiani:– Renzi: “Sì al dialogo ma via libera del Senato entro settembre”
– Gabrielli: il sindaco è uno solo ma posso sciogliere il Comune
– La freddezza dell’Europa su deficit e flessibilità
– Merkel: <Aiutare l’Italia, la Ue deve essere solidale>
– Energia, i big italiani crescono all’estero
– Ucraina, assalto al Parlamento dei nazionalisti: vittime e feriti
Politica interna
Forza Italia – Silvio Berlusconi ha riunito a Villa Certosa lo stato maggiore del partito, da Toti ai capigruppo Romani e Brunetta. I messaggi politici che filtrano sono essenzialmente due e riguardano le possibili alleanze, a sinistra e a destra del partito. L’ex premier è tornato a escludere un soccorso azzurro in Parlamento sulla delicata partita della riforma del Senato, che il Governo vorrebbe chiudere prima di fine settembre, a meno che Renzi non metta sul piatto la riapertura del tavolo sull’Italicum; da tempo Forza Italia chiede infatti il ritorno al premio di coalizione e non al primo partito, una condizione che peraltro farebbe accodare anche la Lega Nord. E proprio il Carroccio, con la proposta di Salvini per un ticket elettorale tra i due segretari, è stato l’altro grande tema di giornata. L’apertura è massima per quanto riguarda la ricerca di candidati condivisi per i prossimi appuntamenti elettorali, da Milano a Torino, ma Berlusconi ha tenuto a rimarcare il ‘no’ alla serrata di tre giorni, annunciata per settembre da Salvini qualche tempo fa. E freddezza sarebbe stata espressa anche sul ticket: “Prima dobbiamo avviare il cantiere del centrodestra”, ha rimandato sine die il capogruppo Romani.
M5S – Dopo le recenti uscite di Beppe Grillo sull’impreparazione del Movimento alle elezioni del 2013, a causa della quale “è stato incamerato chiunque”, si moltiplicano ora le voci su un cambio di strategia per le prossime elezioni, a partire dal voto alle amministrative di Bologna nel 2016. Quasi sicuramente sarà abbandonato il sistema delle ‘Parlamentarie’, con video di presentazione via web e voto con multipreferenza. Le novità dovrebbero riguardare una valutazione di fine mandato per i parlamentari, in base alla quale stilare una lista di candidati per un secondo mandato, e la creazione di listini bloccati, sulla base delle competenze professionali dei nuovi aspiranti parlamentari. Intanto ieri si è saputo che la senatrice grillina Barbare Lezzi parteciperà al Forum di Cernobbio, cinquantennale meeting dell’intellighenzia finanziaria italiana. Dopo la comparsata di Casaleggio dell’anno scorso, ci sarà dunque l’esordio di un eletto del Movimento 5 Stelle.
Politica estera
Immigrazione – L’imponente risalita verso l’Europa dei migranti provenienti da Africa e Medio Oriente sta mettendo a dura prova la coesione dell’Unione europea. Ieri l’Austria ha ripristinato i controlli dei passaporti alla frontiera con l’Ungheria, porta d’accesso dell’Europa per quanti percorrono la ‘via balcanica’. E sempre da Budapest, dopo una giornata di scontri e arresti, sono partiti due treni per la Germania carichi di siriani, ma non solo. Proprio Berlino sta provando in queste ore a dettare la linea agli altri Paesi comunitari, con la Merkel a sottolineare la necessità di fornire un aiuto all’Italia e alla Grecia e di organizzare un’equa divisione dei rifugiati, senza la quale gli accordi di Schengen sulla libera circolazione delle persone rischiano di tornare in discussione. In vista della riunione straordinaria dei Ministri degli Interni del 14 settembre, che potrebbe anche partorire a sorpresa una revisione delle regole sulla concessione del diritto all’asilo, sono però in corso manovre parallele per neutralizzare la linea solidarista della Germania: Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia e Ungheria hanno infatti fissato sabato un vertice per ribadire la contrarietà al concetto stesso di quote.
Ucraina – Ieri il Parlamento di Kiev ha votato in prima lettura la riforma costituzionale che concede maggiore autonomia ai territori orientali russofoni, oggi contesi con i ribelli. La revisione della Carta era stata concordata con gli accordi di Minsk firmati a febbraio, ma la sua approvazione ha scatenato ieri l’inferno nella piazza antistante al Parlamento: simpatizzanti del partito ultra-nazionalista Svoboda si sono scontrati con le forze dell’ordine e un militare è rimasto ucciso dall’esplosione di una granata. I feriti sarebbero 120, di cui alcuni in condizioni critiche, e ci sono stati una trentina di arresti.
Economia e finanza
Auto – Sergio Marchionne è tornato a parlare della convenienza di una fusione con General Motors, dopo che il ceo della rivale americana, Mary Barra, aveva respinto con decisione gli assalti dei mesi scorsi. Per l’ad di Fca “sarebbe irragionevole non forzare su un accordo” che farebbe nascere un gruppo da 30 miliardi di utili lordi e 15 milioni di auto vendute ogni anno. Marchionne ha escluso scalate ostili, ma tutto lascia intendere che ora si intensificherà il pressing sui fondi azionisti di Gm e sul potente sindacato Uaw, primo azionista della casa di Detroit.
Macro-Italia – Secondo le stime Istat, nel mese di agosto e per il terzo mese consecutivo l’inflazione si è fermata allo 0,2%. Il dato arriva nonostante la buona performance di vendite dei prodotti alimentari nella grande distribuzione (+2,3%). Sono attesi per oggi i dati sul fabbisogno statale del mese di agosto e filtrano dati positivi grazie al buon andamento delle entrate fiscali.
Cina – La settimana di Borsa è iniziata con un altro calo per il listino di Shanghai, nonostante le misure messe in campo in queste ore dalle autorità cinesi per arginare il pessimismo degli investitori. Ci sono state decine di arresti e interrogatori di giornalisti e gestori di hedge fund, accusati di aver manipolato il mercato e contribuito a diffondere il panico. Inoltre è stato introdotto un tetto all’indebitamento degli enti locali, che nel 2015 non potrà superare i 2.500 mld di dollari. C’è grande attesa per la comunicazione odierna del dato definitivo sull’indice Pmi di agosto, mentre Goldman Sachs ha rivisto al ribasso la crescita del Pil cinese per i prossimi tre anni.