Politica interna
Roma – La candidatura di Giorgia Meloni a sindaco di Roma sembra vicina. La leader di FdI deciderà oggi, e la sua scelta sarà sottoposta “agli alleati”. Sembra certo il sostegno di Matteo Salvini. All’opposto Silvio Berlusconi confermerà il suo appoggio a Guido Bertolaso. Alla base della decisione della Meloni c’è la scelta di campo delle alleanze: stare con Salvini o Berlusconi, due leader destinati a procedere divisi. Schierarsi con Salvini potrebbe garantire alla Meloni il ruolo di numero due in una coalizione di destra-destra che ha in Marine Le Pen il suo nume tutelare a livello europeo. Una prospettiva che potrebbe tentare molti forzisti che, già ieri, hanno aperto a una sua candidatura prendendo le distanze dalla gaffe di Bertolaso.
M5S – Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio e i cinque deputati del direttorio stanno discutendo in queste ore il ruolo del blog nella scelta dei candidati, anche a livello locale. Dopo l’esperienza fallimentare delle primarie di Milano, i vertici del Movimento hanno realizzato che non ci si può più affidare alle libere votazioni nei meet up. Si sta cercando di costruire un percorso standard, a due turni, cui saranno sottoposti tutti i grandi comuni: invio delle candidature, curricula, video, una prima lista e poi il ballottaggio per il nome del sindaco. “Così abbiamo tempo di conoscere meglio i candidati”, dicono dallo staff, “e tra il primo e il secondo turno valutiamo anche la loro capacità di reggere alle pressioni”.
Politica estera
Bruxelles – L’ombra del terrorismo torna ad aleggiare su Bruxelles. Un’operazione congiunta delle forze di polizia francesi e belghe ha portato ieri pomeriggio gli agenti in un covo islamista nella periferia sud di Bruxelles. I terroristi hanno aperto il fuoco dando il via a una battaglia durata quattro ore. Il bilancio dello scontro è di quattro agenti feriti e un terrorista ucciso. Gli altri componenti della cellula terroristica sarebbero riusciti a fuggire.
Usa – Barack Obama condanna la campagna elettorale repubblicana per i toni accesi e volgari di Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti avverte che il rischio è di erodere l’immagine e l’influenza degli States nel mondo: “Dobbiamo domandarci chi siamo e come vogliamo essere percepiti, perché il mondo ci ascolta”. Intanto le prime voci dai seggi della Florida danno Trump in testa. I sondaggi attribuiscono un vantaggio di venti punti percentuali al miliardario newyorkese sul senatore di casa, Marco Rubio. Nella classifica generale provvisoria Trump è in testa con 469 delegati, seguito da Ted Cruz con 370, Rubio con 163 e Kasich con 63.
Egitto – Il presidente egiziano Al Sisi, intervistato da Repubblica, parla della morte di Giulio Regeni. Il generale, che “comprende totalmente la pena e il dolore” della famiglia dello studente 28enne, promette “che faremo luce e arriveremo alla verità, che lavoreremo con le autorità italiane per dare giustizia e punire i criminali che hanno ucciso vostro figlio”.
Economia e finanza
Deflazione – L’Istat conferma che dopo 9 mesi in Italia torna la deflazione: i dati definitivi di febbraio certificano una diminuzione dei prezzi al consumo dello 0,3% su base annua e una riduzione dello 0,2% su base mensile. Pur indebolendosi, l’”inflazione di fondo” (al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici) rimane positiva (+0,5%), così come quella al netto dei soli beni energetici (+0,3%), ma a gennaio entrambe erano a +0,8%. Il ritorno della deflazione è causato soprattutto dai beni energetici non regolamentati, dagli alimenti non lavorati e dai servizi relativi ai trasporti. L’Istat fa inoltre sapere che i prezzi del “carrello della spesa” (beni alimentari, per la cura della casa e della persona) diminuiscono dello 0,1% a febbraio rispetto a gennaio e dello 0,4% su base annua. A conti fatti si registra il primo calo tendenziale da dicembre 2014 e il più ampio da luglio dello stesso anno.
Ue – La Commissione europea ha pronto il piano per rivoluzionare in due anni l’imposta sul valore aggiunto, la più evasa delle tasse indirette. A Bruxelles si stima che nei 28 Stati dell’Unione s’incassano 170 miliardi di Iva in meno rispetto al potenziale, un terzo dei quali si brucia con le frodi transfrontaliere. Il pacchetto Iva è concluso e sarà sottoposto al voto del collegio di Bruxelles fra una settimana. Nel nuovo sistema anche le cessioni da un Paese all’altro saranno oggetto di Iva, in modo che il percorso fiscale sia tracciabile in permanenza. L’intenzione della Commissione è di mantenere una aliquota minima per ogni Paese al 15%. Il resto delle regole sarà semplificato e modernizzato.